Alla Scoperta dei Paradisi d'Ogliastra

Manuel
Alla Scoperta dei Paradisi d'Ogliastra

Le Spiagge

La spiaggia di Foxi Lioni è lunga quasi un chilometro, si presenta con un fondo di sabbia chiara e sottile con rocce piatte levigate dal mare e dal tempo. L'arenile, il cui nome significa "la foce del leone", è orlato da dune su cui cresce spontanea la tipica vegetazione della macchia mediterranea. Le sue acque sono di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul fondale di sabbia e sassi. La spiaggia è ricca di servizi, dotata di ampio parcheggio, bar, ed è caratterizzata da un basso fondale che rende agevole il gioco dei bambini. È possibile noleggiarvi ombrelloni, sdraio e pedalò. Sono presenti lungo la spiaggia anche servizi per i portatori di handicap e passerelle per giungere fino all'acqua
Spiaggia di Foxi Lioni
La spiaggia di Foxi Lioni è lunga quasi un chilometro, si presenta con un fondo di sabbia chiara e sottile con rocce piatte levigate dal mare e dal tempo. L'arenile, il cui nome significa "la foce del leone", è orlato da dune su cui cresce spontanea la tipica vegetazione della macchia mediterranea. Le sue acque sono di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul fondale di sabbia e sassi. La spiaggia è ricca di servizi, dotata di ampio parcheggio, bar, ed è caratterizzata da un basso fondale che rende agevole il gioco dei bambini. È possibile noleggiarvi ombrelloni, sdraio e pedalò. Sono presenti lungo la spiaggia anche servizi per i portatori di handicap e passerelle per giungere fino all'acqua
Le sue acque sono di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul mare, la spiaggia del Golfetto è una delle più belle dell'intero Lido. Dall'arenile si gode uno stupendo panorama che arriva ad abbracciare anche le cime del Supramonte. Il fondale è molto basso, per questo molto consigliato a famiglie con bambini. La spiaggia è dotata di parcheggio in sterrato, bar, punto di ristoro, noleggio ombrelloni e lettini, canoe. Una spiaggia che vi lascerà a bocca aperta!!
11 명의 현지인이 추천하는 곳
Spiaggia il Golfetto
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Le sue acque sono di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul mare, la spiaggia del Golfetto è una delle più belle dell'intero Lido. Dall'arenile si gode uno stupendo panorama che arriva ad abbracciare anche le cime del Supramonte. Il fondale è molto basso, per questo molto consigliato a famiglie con bambini. La spiaggia è dotata di parcheggio in sterrato, bar, punto di ristoro, noleggio ombrelloni e lettini, canoe. Una spiaggia che vi lascerà a bocca aperta!!
La spiaggia di Cea è senza dubbio una delle mie preferite, caratterizzata da un finissima sabbia bianca, setosa al tatto. A Sud è delimitata da una lingua di scogli conosciuta come Punta Niedda, mentre poco oltre la spiaggia si trova la roccia vulcanica di Teccu. Questa spiaggia è caratterizzata, e facilmente riconoscibile, per la presenza a pochi metri dalla riva dei bellissimi Faraglioni rossi (Is Scoglius Arrubius) meta dei più agguerriti tuffatori. Alle spalle dell'arenile si estende una fitta vegetazione di macchia mediterranea che regala un ulteriore stacco di colore, oltre ad un fresco profumo. La spiaggia ospita un chiosco bar, un ampio parcheggio e un noleggio di attrezzature da spiaggia.
27 명의 현지인이 추천하는 곳
Cea Beach
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La spiaggia di Cea è senza dubbio una delle mie preferite, caratterizzata da un finissima sabbia bianca, setosa al tatto. A Sud è delimitata da una lingua di scogli conosciuta come Punta Niedda, mentre poco oltre la spiaggia si trova la roccia vulcanica di Teccu. Questa spiaggia è caratterizzata, e facilmente riconoscibile, per la presenza a pochi metri dalla riva dei bellissimi Faraglioni rossi (Is Scoglius Arrubius) meta dei più agguerriti tuffatori. Alle spalle dell'arenile si estende una fitta vegetazione di macchia mediterranea che regala un ulteriore stacco di colore, oltre ad un fresco profumo. La spiaggia ospita un chiosco bar, un ampio parcheggio e un noleggio di attrezzature da spiaggia.
Il Lido di Orrì è considerata una delle spiagge più belle e caratterizzanti della costa orientale dell’Isola. Parliamo infatti del litorale più ampio e lungo in Sardegna, ben 9 chilometri di insenature, contornate di scogliere granitiche che portano ciascuna a deliziose spiaggette, generalmente meno affollate rispetto a quelle principali anche in alta stagione. Si tratta della zona costiera più premiata in Sardegna con le ‘bandiere blu’ di Legambiente, e questo la rende sicuramente uno dei principali biglietti da visita di Tortolì. La spiaggia principale di Orrì, è lunga circa 3 chilometri e mezzo, di sabbia fine e bianca, dotata di ampio parcheggio. Offre numerosi servizi: noleggio di attrezzatura balneare, pedalò, canoe e moto d’acqua, numerosi punti ristoro e chioschi-bar, giochi per bambini. Nel periodo estivo, e non solo, potreste incontrarmi nel mezzo di una bella passeggiata in riva al Lido ;-)
68 명의 현지인이 추천하는 곳
리도디오리 비치
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Il Lido di Orrì è considerata una delle spiagge più belle e caratterizzanti della costa orientale dell’Isola. Parliamo infatti del litorale più ampio e lungo in Sardegna, ben 9 chilometri di insenature, contornate di scogliere granitiche che portano ciascuna a deliziose spiaggette, generalmente meno affollate rispetto a quelle principali anche in alta stagione. Si tratta della zona costiera più premiata in Sardegna con le ‘bandiere blu’ di Legambiente, e questo la rende sicuramente uno dei principali biglietti da visita di Tortolì. La spiaggia principale di Orrì, è lunga circa 3 chilometri e mezzo, di sabbia fine e bianca, dotata di ampio parcheggio. Offre numerosi servizi: noleggio di attrezzatura balneare, pedalò, canoe e moto d’acqua, numerosi punti ristoro e chioschi-bar, giochi per bambini. Nel periodo estivo, e non solo, potreste incontrarmi nel mezzo di una bella passeggiata in riva al Lido ;-)
La spiaggia di Bari sardo è lunga circa 8 chilometri e larga quasi 100 metri, divisa in due parti dal promontorio roccioso sul quale si trova la Torre d’avvistamento spagnola. La parte a nord è chiamata "Mari de is ominis" (Mare degli uomini) e quella a sud “Mari de is femunas” (Mare delle Femmine), una denominazione nata negli anni del dopo guerra, quando le due spiagge erano frequentate separatamente da uomini e donne. La parte a nord della Torre spagnola, è caratterizzata da sabbia a grana grossa come chicchi di riso di un colore leggermente ocra; mentre alle spalle troviamo una fitta pineta che si estende fino ai piedi dell’Altopiano basaltico di Teccu. Nella parte a sud della Torre, il fondo è caratterizzato da sassolini grigi e sottile sabbia bianca, che si estende fino al piccolo promontorio granitico, che la separa dalla spiaggia di Sa Marina. Le acque della Torre di Barì sono azzurre e limpide,​ anche grazie alla posidonia oceanica,​ che svolge l'importante funzione di filtraggio. Il fondale è basso ma degrada rapidamente, per questo bisogna fare attenzione ai bambini. La spiaggia è dotata di numerosi servizi balneari: noleggio di ombrelloni, sdraio e patini, ampio parcheggio, bar e locali aperti anche la notte.
Bari Sardo Spiaggia
La spiaggia di Bari sardo è lunga circa 8 chilometri e larga quasi 100 metri, divisa in due parti dal promontorio roccioso sul quale si trova la Torre d’avvistamento spagnola. La parte a nord è chiamata "Mari de is ominis" (Mare degli uomini) e quella a sud “Mari de is femunas” (Mare delle Femmine), una denominazione nata negli anni del dopo guerra, quando le due spiagge erano frequentate separatamente da uomini e donne. La parte a nord della Torre spagnola, è caratterizzata da sabbia a grana grossa come chicchi di riso di un colore leggermente ocra; mentre alle spalle troviamo una fitta pineta che si estende fino ai piedi dell’Altopiano basaltico di Teccu. Nella parte a sud della Torre, il fondo è caratterizzato da sassolini grigi e sottile sabbia bianca, che si estende fino al piccolo promontorio granitico, che la separa dalla spiaggia di Sa Marina. Le acque della Torre di Barì sono azzurre e limpide,​ anche grazie alla posidonia oceanica,​ che svolge l'importante funzione di filtraggio. Il fondale è basso ma degrada rapidamente, per questo bisogna fare attenzione ai bambini. La spiaggia è dotata di numerosi servizi balneari: noleggio di ombrelloni, sdraio e patini, ampio parcheggio, bar e locali aperti anche la notte.
La spiaggia di Porto Frailis si trova nella zona di Arbatax-Tortoli. Una meravigliosa piccola baia con un fondo di sabbia sottile delimitata dalle scogliere. Le sue acque sono trasparenti e di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul mare. Consiglio sempre almeno una breve visita, anche se in alta stagione, potrebbe essere un po' affollata date le dimensioni. Ben servita con noleggio di ombrelloni, lettini, e pedalò. Intorno alla baia troverete di tutto: alberghi, ristoranti, pizzerie, locali, bar-gelaterie. Ottima idea per passare una serata vicino al mare :-)
27 명의 현지인이 추천하는 곳
포르투 프레일리스 비치 (Porto Frailis Beach)
Via Ugo Foscolo
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La spiaggia di Porto Frailis si trova nella zona di Arbatax-Tortoli. Una meravigliosa piccola baia con un fondo di sabbia sottile delimitata dalle scogliere. Le sue acque sono trasparenti e di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul mare. Consiglio sempre almeno una breve visita, anche se in alta stagione, potrebbe essere un po' affollata date le dimensioni. Ben servita con noleggio di ombrelloni, lettini, e pedalò. Intorno alla baia troverete di tutto: alberghi, ristoranti, pizzerie, locali, bar-gelaterie. Ottima idea per passare una serata vicino al mare :-)
La spiaggia della Capannina è delimitata dallo stagno di Tortolì e il porto di Arbatax. Caratterizzata da un fondo di sabbia chiara e dorata, medio grossa, mista a ghiaia e conchiglie. Le sue acque sono di un azzurro mutevole per i giochi di luce creati dal sole riflesso sull'acqua. Dall'arenile si gode uno stupendo panorama che arriva ad abbracciare le cime del Supramonte, non male anche la vista dell'isolotto d'Ogliastra. La spiaggia è dotata di parcheggio, bar, punto di ristoro, noleggio canoe, ma è comunque in prossimità del centro abitato dove è possibile rifornirsi di quanto occorre per una giornata al mare. Sono presenti lungo la spiaggia anche servizi per i portatori di handicap e passerelle per giungere fino all'acqua. Generalmente non è molto trafficata rispetto alle spiagge della zona, anche in alta stagione. Passato il piccolo ponte dell'Ittiturismo la Peschiera (tra l'altro ottimo ristorante di pesce a chilometro zero), godrete di una bellissima pineta, perfetta per fare un picnic, per passeggiare o fare un escursione con la vostra mountain bike. Panorama mozzafiato per tutto il percorso verso lo stagno da una lato e sul mare dall'altro; solo dopo aver concluso la pineta arriverete alla Spiaggia di "Isula Manna"
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아술라 마나 비치 (Isula Manna Beach)
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La spiaggia della Capannina è delimitata dallo stagno di Tortolì e il porto di Arbatax. Caratterizzata da un fondo di sabbia chiara e dorata, medio grossa, mista a ghiaia e conchiglie. Le sue acque sono di un azzurro mutevole per i giochi di luce creati dal sole riflesso sull'acqua. Dall'arenile si gode uno stupendo panorama che arriva ad abbracciare le cime del Supramonte, non male anche la vista dell'isolotto d'Ogliastra. La spiaggia è dotata di parcheggio, bar, punto di ristoro, noleggio canoe, ma è comunque in prossimità del centro abitato dove è possibile rifornirsi di quanto occorre per una giornata al mare. Sono presenti lungo la spiaggia anche servizi per i portatori di handicap e passerelle per giungere fino all'acqua. Generalmente non è molto trafficata rispetto alle spiagge della zona, anche in alta stagione. Passato il piccolo ponte dell'Ittiturismo la Peschiera (tra l'altro ottimo ristorante di pesce a chilometro zero), godrete di una bellissima pineta, perfetta per fare un picnic, per passeggiare o fare un escursione con la vostra mountain bike. Panorama mozzafiato per tutto il percorso verso lo stagno da una lato e sul mare dall'altro; solo dopo aver concluso la pineta arriverete alla Spiaggia di "Isula Manna"
La Spiaggia di Basaùra è la continuazione della spiaggia di San Gemiliano, comunemente chiamata "spiaggia dell'aeroporto". Generalmente non molto affollata, è caratterizzata da sabbia dorata a grana media. Presenta un mare limpido e cristallino con fondali subito alti che la rendono sconsigliata ai più piccoli. Davanti alla spiaggia c'è il Basaùra Ristorante Bar, aperto anche la notte, con musica dal vivo la sera e frequentato da molti giovani del posto. Durante tutta l'estate è possibile noleggiare ombrelloni, lettini, pedalò, canoe; inoltre è a disposizione anche per i turisti il servizio di Baby Parking (a pagamento), un gruppo di giovani animatori che si occuperà dei vostri bambini. Se cercate la tranquillità è il posto che fa per voi.
6 명의 현지인이 추천하는 곳
Spiaggia di Basaura
Località Basaùra
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La Spiaggia di Basaùra è la continuazione della spiaggia di San Gemiliano, comunemente chiamata "spiaggia dell'aeroporto". Generalmente non molto affollata, è caratterizzata da sabbia dorata a grana media. Presenta un mare limpido e cristallino con fondali subito alti che la rendono sconsigliata ai più piccoli. Davanti alla spiaggia c'è il Basaùra Ristorante Bar, aperto anche la notte, con musica dal vivo la sera e frequentato da molti giovani del posto. Durante tutta l'estate è possibile noleggiare ombrelloni, lettini, pedalò, canoe; inoltre è a disposizione anche per i turisti il servizio di Baby Parking (a pagamento), un gruppo di giovani animatori che si occuperà dei vostri bambini. Se cercate la tranquillità è il posto che fa per voi.
Cala Moresca è un vero paradiso situato all’interno del centro abitato di Arbatax, sotto il promontorio di Bellavista. La cala è composta da splendide rocce di porfido rosso, miscelate a quelle granitiche, fino a formare un insieme di colori omogenei. Presenta un fondale basso e limpido di sabbia ghiaiosa, scogli e rocce. Attorno è presente una fitta vegetazione colorata di verde mediterraneo. Per accedervi c’è un comodo sentiero in mezzo a rocce e alberi, dotato di una scalinata di cemento, percorribile a piedi (con cautela) anche dai bambini. Nella spiaggia non c'è la sabbia per sdraiarsi comodamente, ma tanti ciottoli, sassi e scogli che rendono il cammino faticoso; bisogna quindi vigilare sui più piccoli. È molto amata da coloro che praticano pesca subacquea e snorkeling, data la presenza nei fondali di stelle marine e pesci variopinti. Non dimenticate di fare una bella foto panoramica, dopo l'area di parcheggio!!
Cala Maresca
11 Via Calamoresca
Cala Moresca è un vero paradiso situato all’interno del centro abitato di Arbatax, sotto il promontorio di Bellavista. La cala è composta da splendide rocce di porfido rosso, miscelate a quelle granitiche, fino a formare un insieme di colori omogenei. Presenta un fondale basso e limpido di sabbia ghiaiosa, scogli e rocce. Attorno è presente una fitta vegetazione colorata di verde mediterraneo. Per accedervi c’è un comodo sentiero in mezzo a rocce e alberi, dotato di una scalinata di cemento, percorribile a piedi (con cautela) anche dai bambini. Nella spiaggia non c'è la sabbia per sdraiarsi comodamente, ma tanti ciottoli, sassi e scogli che rendono il cammino faticoso; bisogna quindi vigilare sui più piccoli. È molto amata da coloro che praticano pesca subacquea e snorkeling, data la presenza nei fondali di stelle marine e pesci variopinti. Non dimenticate di fare una bella foto panoramica, dopo l'area di parcheggio!!
La spiaggia Su Sirboni è un piccolo gioiello che si trova nella Marina di Gairo, vi sembrerà di stare su un Isola sperduta (anche se siamo già su un Isola!). Contornata da accesissimi scogli rossi, abbaglia per il colore dell'acqua e per il candore della spiaggia. La macchia mediterranea arriva fino alla spiaggia. E' quasi sempre deserta, poiché non facilmente accessibile e nascosta dalla folta vegetazione, ottima anche perché riparata dai venti. Nei suoi dintorni, a pochi passi dalla sabbia, un villaggio di bungalows abbandonato da diversi anni, inglobato ormai nella natura del luogo. Nessun servizio balneare, si parcheggia semplicemente lungo la strada per poi imboccare il sentiero di 15-20min circa che ci porterà alla spiaggia; senza dubbio una delle mie preferite!
47 명의 현지인이 추천하는 곳
Su Sirboni Beach
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La spiaggia Su Sirboni è un piccolo gioiello che si trova nella Marina di Gairo, vi sembrerà di stare su un Isola sperduta (anche se siamo già su un Isola!). Contornata da accesissimi scogli rossi, abbaglia per il colore dell'acqua e per il candore della spiaggia. La macchia mediterranea arriva fino alla spiaggia. E' quasi sempre deserta, poiché non facilmente accessibile e nascosta dalla folta vegetazione, ottima anche perché riparata dai venti. Nei suoi dintorni, a pochi passi dalla sabbia, un villaggio di bungalows abbandonato da diversi anni, inglobato ormai nella natura del luogo. Nessun servizio balneare, si parcheggia semplicemente lungo la strada per poi imboccare il sentiero di 15-20min circa che ci porterà alla spiaggia; senza dubbio una delle mie preferite!

Visite turistiche

La torre di San Gemiliano, dal nome originario di Taratasciàr (in arabo "tredicesima torre") si trova a 42 metri sopra il livello del mare, ha un colpo d'occhio di 25 km. Arrivarci è molto semplice, e il panorama vi regalerà sicuramente un bel sorriso. Salire sulla Torre non è complicato, ma sicuramente i più piccoli devono essere tenuti sotto controllo. Nell'antichità controllava la spiaggia di Orrì e di Cea ed era in contatto diretto con le torri di Bari Sardo, a Sud e con la torre, non più esistente, di Bellavista a Nord-Est. Non dimenticate di fare un Selfie prima di scendere :-)
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Torre di San Gemiliano
Via San Gemiliano
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La torre di San Gemiliano, dal nome originario di Taratasciàr (in arabo "tredicesima torre") si trova a 42 metri sopra il livello del mare, ha un colpo d'occhio di 25 km. Arrivarci è molto semplice, e il panorama vi regalerà sicuramente un bel sorriso. Salire sulla Torre non è complicato, ma sicuramente i più piccoli devono essere tenuti sotto controllo. Nell'antichità controllava la spiaggia di Orrì e di Cea ed era in contatto diretto con le torri di Bari Sardo, a Sud e con la torre, non più esistente, di Bellavista a Nord-Est. Non dimenticate di fare un Selfie prima di scendere :-)
Le Grotte su Marmuri sono considerate tra le più imponenti d’Europa grazie agli 850m di lunghezza e ad un altezza media di 35 metri. Discesi i 200 scalini dello sprofondamento iniziale, la visita si svolge lungo un comodo sentiero in piano che supera un’infinita serie di vaschette di traboccamento che spesso formano laghetti lungo la parete destra. Stupisce l’imponenza di alcuni gruppi stalagmitici e delle colate ricche di festoni che pendono dalle pareti. La cavità della grotta è scavata nel Tacco di Ulassai, il massiccio calcareo che sovrasta il paese. Su Marmuri è una grotta ancora viva: questo significa che le concrezioni continuano a formarsi. I camminamenti come dicevo sono agevoli e permettono una comoda visita anche per i più piccoli (ricordatevi che non si possono toccare le stalagmiti!). La sala più grande è la Grande Sala: ha forma rettangolare, è lunga 72 m e larga 30 m. Nella Sala dell'Organo le concrezioni sono simili alle canne di un organo. La Sala del Cactus è caratterizzata dalla presenza di due alte stalagmiti che ricordano le famose piante grasse esotiche. Le altre sale sono: la Sala dei Pipistrelli, la Galleria delle Vaschette e la Sala Terminale. La temperatura interna è costantemente sui 10° circa. Ovviamente è consigliato usare scarpe da ginnastica-trekking. Le grotte sono visitabili da marzo/aprile fino a ottobre e grazie alla cooperativa "Su Bullicciu", oltre a organizzare le visite guidate, offre una serie di servizi per tutti gli amanti del trekking e delle arrampicate. E' presente anche un ottimo ristorante, tappa obbligata per coloro che desiderano assaporare la cucina del territorio in un paesaggio naturalistico sempre sorprendente e indimenticabile.
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Grotta su Marmuri
Piazzale Grotte sui Marmuri
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Le Grotte su Marmuri sono considerate tra le più imponenti d’Europa grazie agli 850m di lunghezza e ad un altezza media di 35 metri. Discesi i 200 scalini dello sprofondamento iniziale, la visita si svolge lungo un comodo sentiero in piano che supera un’infinita serie di vaschette di traboccamento che spesso formano laghetti lungo la parete destra. Stupisce l’imponenza di alcuni gruppi stalagmitici e delle colate ricche di festoni che pendono dalle pareti. La cavità della grotta è scavata nel Tacco di Ulassai, il massiccio calcareo che sovrasta il paese. Su Marmuri è una grotta ancora viva: questo significa che le concrezioni continuano a formarsi. I camminamenti come dicevo sono agevoli e permettono una comoda visita anche per i più piccoli (ricordatevi che non si possono toccare le stalagmiti!). La sala più grande è la Grande Sala: ha forma rettangolare, è lunga 72 m e larga 30 m. Nella Sala dell'Organo le concrezioni sono simili alle canne di un organo. La Sala del Cactus è caratterizzata dalla presenza di due alte stalagmiti che ricordano le famose piante grasse esotiche. Le altre sale sono: la Sala dei Pipistrelli, la Galleria delle Vaschette e la Sala Terminale. La temperatura interna è costantemente sui 10° circa. Ovviamente è consigliato usare scarpe da ginnastica-trekking. Le grotte sono visitabili da marzo/aprile fino a ottobre e grazie alla cooperativa "Su Bullicciu", oltre a organizzare le visite guidate, offre una serie di servizi per tutti gli amanti del trekking e delle arrampicate. E' presente anche un ottimo ristorante, tappa obbligata per coloro che desiderano assaporare la cucina del territorio in un paesaggio naturalistico sempre sorprendente e indimenticabile.
In cima a un ‘tacco’ ogliastrino, nella parte centro-orientale della Sardegna, sorge una delle costruzioni meglio conservate e più caratterizzanti della civiltà nuragica: Il Serbissi Per andare a scoprirlo farai un viaggio nel tempo in mezzo a gole, dirupi e falesie coperte di macchia mediterranea, passando per la Scala di san Giorgio fino ad arrivare in cima al Taccu di Osini, altopiano a quasi mille metri d’altezza, che sovrasta il paese - distante otto chilometri - e domina l’Ogliastra. Solamente dopo una breve ma faticosa salita a piedi dalla zona parcheggio, troverai il nuraghe Serbissi, un luogo dove storia millenaria e bellezze naturali si incontrano in un connubio perfetto. La struttura, in ottimo stato, è composta da nuraghe a quattro torri, villaggio, grotta, due tombe di giganti e, vicino, altri due nuraghi monotorre. Attorno al nuraghe riconoscerai otto capanne di forma circolare in pietra e argilla, pavimentate con ciottoli: qui potrai soffermarti a immaginare la vita quotidiana e i misteriosi riti dei popoli nuragici. A fianco noterai una grotta carsica con due ingressi, forse era usata come magazzino per derrate alimentari. Nel tour archeologico noterai il vero splendore del Taccu di Osini. Non perderti anche una visita alla ‘Osini storica’, paese fantasma abbandonato dopo l’alluvione del 1951 e rifondato un chilometro più a nord.
29 명의 현지인이 추천하는 곳
Nuraghe Serbissi
Strada Statale 198 di Seui e Lanusei
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In cima a un ‘tacco’ ogliastrino, nella parte centro-orientale della Sardegna, sorge una delle costruzioni meglio conservate e più caratterizzanti della civiltà nuragica: Il Serbissi Per andare a scoprirlo farai un viaggio nel tempo in mezzo a gole, dirupi e falesie coperte di macchia mediterranea, passando per la Scala di san Giorgio fino ad arrivare in cima al Taccu di Osini, altopiano a quasi mille metri d’altezza, che sovrasta il paese - distante otto chilometri - e domina l’Ogliastra. Solamente dopo una breve ma faticosa salita a piedi dalla zona parcheggio, troverai il nuraghe Serbissi, un luogo dove storia millenaria e bellezze naturali si incontrano in un connubio perfetto. La struttura, in ottimo stato, è composta da nuraghe a quattro torri, villaggio, grotta, due tombe di giganti e, vicino, altri due nuraghi monotorre. Attorno al nuraghe riconoscerai otto capanne di forma circolare in pietra e argilla, pavimentate con ciottoli: qui potrai soffermarti a immaginare la vita quotidiana e i misteriosi riti dei popoli nuragici. A fianco noterai una grotta carsica con due ingressi, forse era usata come magazzino per derrate alimentari. Nel tour archeologico noterai il vero splendore del Taccu di Osini. Non perderti anche una visita alla ‘Osini storica’, paese fantasma abbandonato dopo l’alluvione del 1951 e rifondato un chilometro più a nord.
La grotta del Fico, è una delle perle d’Ogliastra, situata in mezzo alle Cale nel territorio di Baunei. Stalattiti, stalagmiti e colonne di dimensioni e colori differenti cingono ogni parete della cavità scolpendo curiose forme. Un sistema di gallerie e agevoli passerelle ti permetteranno di camminare lungo il letto fossile di un antico fiume. La via si addentra nel profondo della terra, scavata dall’acqua, all’interno di ripide scogliere che si affacciano sul mare ​del golfo di Orosei. Lo scrittore Marcello Serra la ribattezzò ‘grotta del Castello’ per il prospetto maestoso affacciato sul mare. Aperta al pubblico dal 2003 e ribattezzata ‘del Fico’, ha un ingresso posto a sette metri d’altezza sulla scogliera, raggiungibile solamente tramite barca (le motonavi che fanno il tour delle Cale propongono la visita con un piccolo sovraprezzo) Potrai visitarla con esperte guide che ti accompagneranno attraverso la galleria principale che porta sino a un grande pozzo comunicante col mare. Nel profondo della cisterna i primi speleologi a esplorarla furono testimoni di uno spettacolo indimenticabile: in quello specchio d’acqua scorsero le "foche monache". Qui furono compiuti i primi studi sull’animale che forse ha lasciato la costa orientale, ma di cui non è raro scorgere tracce di passaggio. La visita ai vari ambienti e tunnel, impreziositi da formazioni calcaree, dura 45 minuti, ma per gli appassionati ed esperti speleologi, è possibile visitare anche una parte della grotta non attrezzata con passerelle.
22 명의 현지인이 추천하는 곳
Grotta del Fico
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La grotta del Fico, è una delle perle d’Ogliastra, situata in mezzo alle Cale nel territorio di Baunei. Stalattiti, stalagmiti e colonne di dimensioni e colori differenti cingono ogni parete della cavità scolpendo curiose forme. Un sistema di gallerie e agevoli passerelle ti permetteranno di camminare lungo il letto fossile di un antico fiume. La via si addentra nel profondo della terra, scavata dall’acqua, all’interno di ripide scogliere che si affacciano sul mare ​del golfo di Orosei. Lo scrittore Marcello Serra la ribattezzò ‘grotta del Castello’ per il prospetto maestoso affacciato sul mare. Aperta al pubblico dal 2003 e ribattezzata ‘del Fico’, ha un ingresso posto a sette metri d’altezza sulla scogliera, raggiungibile solamente tramite barca (le motonavi che fanno il tour delle Cale propongono la visita con un piccolo sovraprezzo) Potrai visitarla con esperte guide che ti accompagneranno attraverso la galleria principale che porta sino a un grande pozzo comunicante col mare. Nel profondo della cisterna i primi speleologi a esplorarla furono testimoni di uno spettacolo indimenticabile: in quello specchio d’acqua scorsero le "foche monache". Qui furono compiuti i primi studi sull’animale che forse ha lasciato la costa orientale, ma di cui non è raro scorgere tracce di passaggio. La visita ai vari ambienti e tunnel, impreziositi da formazioni calcaree, dura 45 minuti, ma per gli appassionati ed esperti speleologi, è possibile visitare anche una parte della grotta non attrezzata con passerelle.
Il suo nome deriva dal greco e si traduce "terra che scorre". Gairo vecchio è uno dei paesi fantasma più affascinanti della Sardegna, uno degli angoli più suggestivi dell’Ogliastra e di tutta l'isola. La sua storia è tormentata. Inizia alla fine dell’Ottocento, quando diversi violenti nubifragi provocano frane e smottamenti, e continua per circa mezzo secolo, fino alla terribile alluvione del 1951. Il paese non è più sicuro, dunque si decide di abbandonarlo per ricostruirlo altrove. Ma non si trova l’accordo sul luogo dove costruire il nuovo centro, e così Gairo si divide in tre: Gairo Sant’Elena, Gairo Taquisara e Gairo Cardedu. La prima è chiamata semplicemente Gairo e si trova pochi metri sopra al vecchio centro. La seconda, Taquisara, dista qualche chilometro ed è un grazioso villaggio di soli 300 abitanti famoso per essere una stazione del Trenino Verde. La terza, nota come Cardedu, è costruita sulla piana vicino al mare. Ma è proprio Gairo Vecchio, il paese che non esiste più, ad attirare i turisti che amano i percorsi alternativi a quelli della Sardegna da cartolina. Arrivando da Osini e fermandosi più o meno all’altezza di Osini vecchio, dalla parte opposta della vallata, è possibile vedere i due Gairo: quello vecchio sotto e quello nuovo sopra. Qualche chilometro e qualche tornante più avanti, svoltando sulla destra, si accede al vecchio borgo: qui si può parcheggiare e addentrarsi a piedi tra i suoi vicoli, tra le scalinate e gli edifici diroccati dalle caratteristiche pareti rosa e blu. Per ragioni di sicurezza è vietato entrare o avvicinarsi alle vecchie case, dove è possibile trovare ancora finestre, scale, caminetti e altri piccoli segni di quella che un tempo doveva essere la vita a Gairo. Questa visita non dovete assolutamente perderla se siete amanti del genere, in una mattina riuscirete a vederlo tutto!
35 명의 현지인이 추천하는 곳
가이로 베키오
Strada Statale 198 di Seui e Lanusei
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Il suo nome deriva dal greco e si traduce "terra che scorre". Gairo vecchio è uno dei paesi fantasma più affascinanti della Sardegna, uno degli angoli più suggestivi dell’Ogliastra e di tutta l'isola. La sua storia è tormentata. Inizia alla fine dell’Ottocento, quando diversi violenti nubifragi provocano frane e smottamenti, e continua per circa mezzo secolo, fino alla terribile alluvione del 1951. Il paese non è più sicuro, dunque si decide di abbandonarlo per ricostruirlo altrove. Ma non si trova l’accordo sul luogo dove costruire il nuovo centro, e così Gairo si divide in tre: Gairo Sant’Elena, Gairo Taquisara e Gairo Cardedu. La prima è chiamata semplicemente Gairo e si trova pochi metri sopra al vecchio centro. La seconda, Taquisara, dista qualche chilometro ed è un grazioso villaggio di soli 300 abitanti famoso per essere una stazione del Trenino Verde. La terza, nota come Cardedu, è costruita sulla piana vicino al mare. Ma è proprio Gairo Vecchio, il paese che non esiste più, ad attirare i turisti che amano i percorsi alternativi a quelli della Sardegna da cartolina. Arrivando da Osini e fermandosi più o meno all’altezza di Osini vecchio, dalla parte opposta della vallata, è possibile vedere i due Gairo: quello vecchio sotto e quello nuovo sopra. Qualche chilometro e qualche tornante più avanti, svoltando sulla destra, si accede al vecchio borgo: qui si può parcheggiare e addentrarsi a piedi tra i suoi vicoli, tra le scalinate e gli edifici diroccati dalle caratteristiche pareti rosa e blu. Per ragioni di sicurezza è vietato entrare o avvicinarsi alle vecchie case, dove è possibile trovare ancora finestre, scale, caminetti e altri piccoli segni di quella che un tempo doveva essere la vita a Gairo. Questa visita non dovete assolutamente perderla se siete amanti del genere, in una mattina riuscirete a vederlo tutto!
L'altopiano del Golgo, si trova a circa 8 chilometri dal centro abitato di Baunei. E' molto conosciuto per essere il punto di partenza per le escursioni che portano alle famosissime Cale. Nella vallata dell'altopiano possiamo ammirare "Su Sterru", chiamato anche "Voragine del Golgo", si tratta della voragine più profonda d'Europa. Nelle vicinanze possiamo osservare la chiesa campestre dedicata a San Pietro, e le vasche basaltiche chiamate “As Piscinas”. Mentre il sentiero più conosciuto e trafficato durante l'anno è sicuramente quello che porta a Cala Goloritzè. E' presente anche un ottimo ristorante “Golgo”, costruito riprendendo le caratteristiche architettoniche dei tradizionali “coiles” del Supramonte; qui squisite pietanze tipiche vi aspettano dopo una lunga gita.
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Altopiano del Golgo
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L'altopiano del Golgo, si trova a circa 8 chilometri dal centro abitato di Baunei. E' molto conosciuto per essere il punto di partenza per le escursioni che portano alle famosissime Cale. Nella vallata dell'altopiano possiamo ammirare "Su Sterru", chiamato anche "Voragine del Golgo", si tratta della voragine più profonda d'Europa. Nelle vicinanze possiamo osservare la chiesa campestre dedicata a San Pietro, e le vasche basaltiche chiamate “As Piscinas”. Mentre il sentiero più conosciuto e trafficato durante l'anno è sicuramente quello che porta a Cala Goloritzè. E' presente anche un ottimo ristorante “Golgo”, costruito riprendendo le caratteristiche architettoniche dei tradizionali “coiles” del Supramonte; qui squisite pietanze tipiche vi aspettano dopo una lunga gita.
L'osservatorio astronomico è posto sulla pendice meridionale del Monte Armidda, in Ogliastra, nell'entroterra della Sardegna. Costruito nel 1992, dista circa dieci chilometri dal centro di Lanusei. Frutto della volontà di un gruppo di astrofili non professionisti, desiderosi di dotare la città di una strumentazione ottimale per la conoscenza dell'Universo che ci circonda. Chiunque può accedere e rimanere affascinato dalle opportunità che ci da questo grande "binocolo". Con l'aiuto, di grandi amatori ed osservatori del cielo, potrete vedere pianeti, costellazioni, segni zodiacali, super nove, stelle nane, stelle nuove e stelle già da tempo scoperte. Lo staff è molto gentile, a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e spiegazione, permettendovi di avere una piena conoscenza della sfera celeste. Grazie alla sua posizione isolata, caratterizzata da un bassissimo tasso di inquinamento atmosferico, l'osservatorio può vantare uno dei cieli più bui d'Europa e rappresenta un importante punto di riferimento per tanti astronomi, provenienti da tutta Italia, che vi si recano per sviluppare le loro ricerche. Assolutamente da non perdere!!
Osservatorio Astronomico "Ferdinando Caliumi"
Loc. Monte Armidda
L'osservatorio astronomico è posto sulla pendice meridionale del Monte Armidda, in Ogliastra, nell'entroterra della Sardegna. Costruito nel 1992, dista circa dieci chilometri dal centro di Lanusei. Frutto della volontà di un gruppo di astrofili non professionisti, desiderosi di dotare la città di una strumentazione ottimale per la conoscenza dell'Universo che ci circonda. Chiunque può accedere e rimanere affascinato dalle opportunità che ci da questo grande "binocolo". Con l'aiuto, di grandi amatori ed osservatori del cielo, potrete vedere pianeti, costellazioni, segni zodiacali, super nove, stelle nane, stelle nuove e stelle già da tempo scoperte. Lo staff è molto gentile, a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e spiegazione, permettendovi di avere una piena conoscenza della sfera celeste. Grazie alla sua posizione isolata, caratterizzata da un bassissimo tasso di inquinamento atmosferico, l'osservatorio può vantare uno dei cieli più bui d'Europa e rappresenta un importante punto di riferimento per tanti astronomi, provenienti da tutta Italia, che vi si recano per sviluppare le loro ricerche. Assolutamente da non perdere!!
La Grotta del Bue Marino, le cui cavità sono state un tempo habitat della foca monaca, sono divenute un luogo visitato e ammirato da milioni di turisti. Si trovano nel golfo di Orosei, al centro della costa orientale della Sardegna. La grotta è lunga 5 km e suddivisa in due rami, ma la parte visitabile (quella sud) tramite percorsi attrezzati ed illuminati è di circa 900 metri. Il ramo sud è formato da un'ampia galleria, dove penetra l'acqua del mare e sono visibili numerosi laghetti d'acqua dolce, alimentati da fiumi sotterranei, divisi da spiaggette sabbiose e ricche di concrezioni; il ramo nord invece, è divenuto fossile a causa della cessata attività carsica al suo interno. Un altro elemento di rilievo è costituito da una dozzina di figure danzanti incise nelle sue pareti: si tratta di graffiti del neolitico. La passeggiata dura circa 30 minuti e si conclude nella Spiaggia delle Foche, dove la foca monaca partoriva i propri piccoli. Ci si può arrivare esclusivamente dal mare, per mezzo di barconi che partono dal porticciolo di Arbatax e Santa Maria Navarrese. Generalmente il costo della visita non è incluso nel prezzo della visita delle Cale, infatti eventualmente vi consiglio di chiedere informazioni per aggiungerla al vostro tour!
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Grotta del Bue Marino
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La Grotta del Bue Marino, le cui cavità sono state un tempo habitat della foca monaca, sono divenute un luogo visitato e ammirato da milioni di turisti. Si trovano nel golfo di Orosei, al centro della costa orientale della Sardegna. La grotta è lunga 5 km e suddivisa in due rami, ma la parte visitabile (quella sud) tramite percorsi attrezzati ed illuminati è di circa 900 metri. Il ramo sud è formato da un'ampia galleria, dove penetra l'acqua del mare e sono visibili numerosi laghetti d'acqua dolce, alimentati da fiumi sotterranei, divisi da spiaggette sabbiose e ricche di concrezioni; il ramo nord invece, è divenuto fossile a causa della cessata attività carsica al suo interno. Un altro elemento di rilievo è costituito da una dozzina di figure danzanti incise nelle sue pareti: si tratta di graffiti del neolitico. La passeggiata dura circa 30 minuti e si conclude nella Spiaggia delle Foche, dove la foca monaca partoriva i propri piccoli. Ci si può arrivare esclusivamente dal mare, per mezzo di barconi che partono dal porticciolo di Arbatax e Santa Maria Navarrese. Generalmente il costo della visita non è incluso nel prezzo della visita delle Cale, infatti eventualmente vi consiglio di chiedere informazioni per aggiungerla al vostro tour!

I Paesi Ogliastrini

Tortolì è la mia casa, il capoluogo di questa sconosciuta Ogliastra, un territorio multiforme e sorprendente. Attorno alla città, abitata da più di undicimila residenti e animata da decine di migliaia di visitatori in estate (e non solo), troverai spiagge tropicali, boschi e macchia mediterranea, fertili pianure e stagni, dolci colline coltivate. Le Rocce Rosse sono il monumento naturale più spettacolare della zona, delle gigantesche pietre rosse che affiorano da acque verdi smeraldo offrendo un suggestivo contrasto cromatico. Negli ultimi anni sono diventate, grazie ad un gruppo di giovani, lo scenario del "Red Valley Festival" dove nel periodo di Agosto arrivano alcuni tra i più importanti DeeJay del mondo. A pochi passi dalle Rocce c’è il porto di Arbatax, punto d’arrivo dei turisti e luogo di imbarco per partire alla scoperta delle splendide "Cale ogliastrine". Il mare di Tortolì è incantevole, il Lido di Orri è il litorale sardo più pulito e premiato con le "bandiere blu". L’età nuragica ha lasciato nel territorio più di 200 monumenti, il sito di "s’Ortali ‘e su Monti" ne è completa rappresentazione: al suo interno sono compresi un complesso nuragico, una tomba di Giganti, due menhir, capanne, una domus de Janas, e resti di un altro nuraghe. Eredità spagnola sono invece le torri di controllo, tra cui la Torre di san Miguel situata ad Arbatax. Tra i monumenti cittadini, il museo d’arte moderna su Logu de s’Iscultura e l’ex cattedrale di sant’Andrea, realizzata a fine XVIII secolo. La festa tortoliese più sentita è Stella Maris, a metà luglio, si svolge nell'omonima chiesetta, con la tipica processione sul mare. Al centro del paese, troverai ampio spazio tra i marciapiedi per trascorrere una piacevole passeggiata in compagnia di famigliari o amici. Con tanti negozi per lo shopping, prodotti di artigianato, bar, ristoranti, pizzerie, birreria, paninoteca, farmacie e un cinema a 2 sale!! Nelle periodo estivo da Luglio a Agosto si organizzano, il giovedì, le cosiddette "Notti Bianche" : fino a tarda notte la via principale è chiusa al traffico per far spazio a piccoli eventi che intrattengono il pubblico, balli sardi, musiche, show, mostre di quadri e prodotti locali. Cibi da assaggiare almeno una volta: I culurgiones, i malloreddus, e il famoso porceddu o agnello arrosto; infine per addolcire il palato una squisitissima sebadas al miele o con zucchero. Tutto accompagnato da un bicchiere di buon cannonau, immancabile nell’esperienza ogliastrina, o una tradizionale Ichnusa, la nostra bionda sarda! Tortolì è una cittadina molto tranquilla, ideale per trascorrere una piacevole vacanza, senza dubbio il punto più strategico e fornito da cui partire per visitare tutta l'Ogliastra.
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Tortolì
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Tortolì è la mia casa, il capoluogo di questa sconosciuta Ogliastra, un territorio multiforme e sorprendente. Attorno alla città, abitata da più di undicimila residenti e animata da decine di migliaia di visitatori in estate (e non solo), troverai spiagge tropicali, boschi e macchia mediterranea, fertili pianure e stagni, dolci colline coltivate. Le Rocce Rosse sono il monumento naturale più spettacolare della zona, delle gigantesche pietre rosse che affiorano da acque verdi smeraldo offrendo un suggestivo contrasto cromatico. Negli ultimi anni sono diventate, grazie ad un gruppo di giovani, lo scenario del "Red Valley Festival" dove nel periodo di Agosto arrivano alcuni tra i più importanti DeeJay del mondo. A pochi passi dalle Rocce c’è il porto di Arbatax, punto d’arrivo dei turisti e luogo di imbarco per partire alla scoperta delle splendide "Cale ogliastrine". Il mare di Tortolì è incantevole, il Lido di Orri è il litorale sardo più pulito e premiato con le "bandiere blu". L’età nuragica ha lasciato nel territorio più di 200 monumenti, il sito di "s’Ortali ‘e su Monti" ne è completa rappresentazione: al suo interno sono compresi un complesso nuragico, una tomba di Giganti, due menhir, capanne, una domus de Janas, e resti di un altro nuraghe. Eredità spagnola sono invece le torri di controllo, tra cui la Torre di san Miguel situata ad Arbatax. Tra i monumenti cittadini, il museo d’arte moderna su Logu de s’Iscultura e l’ex cattedrale di sant’Andrea, realizzata a fine XVIII secolo. La festa tortoliese più sentita è Stella Maris, a metà luglio, si svolge nell'omonima chiesetta, con la tipica processione sul mare. Al centro del paese, troverai ampio spazio tra i marciapiedi per trascorrere una piacevole passeggiata in compagnia di famigliari o amici. Con tanti negozi per lo shopping, prodotti di artigianato, bar, ristoranti, pizzerie, birreria, paninoteca, farmacie e un cinema a 2 sale!! Nelle periodo estivo da Luglio a Agosto si organizzano, il giovedì, le cosiddette "Notti Bianche" : fino a tarda notte la via principale è chiusa al traffico per far spazio a piccoli eventi che intrattengono il pubblico, balli sardi, musiche, show, mostre di quadri e prodotti locali. Cibi da assaggiare almeno una volta: I culurgiones, i malloreddus, e il famoso porceddu o agnello arrosto; infine per addolcire il palato una squisitissima sebadas al miele o con zucchero. Tutto accompagnato da un bicchiere di buon cannonau, immancabile nell’esperienza ogliastrina, o una tradizionale Ichnusa, la nostra bionda sarda! Tortolì è una cittadina molto tranquilla, ideale per trascorrere una piacevole vacanza, senza dubbio il punto più strategico e fornito da cui partire per visitare tutta l'Ogliastra.
Arbatax, è una frazione marina del comune di Tortolì, da cui dista circa 4-5 km, e deve il suo nome all’espressione araba arba‘at ‘ashar (quattordicesimo) che probabilmente indica la quattordicesima torre d'avvistamento della costa. Una vivace località per trascorrere le vacanze in famiglia e tra amici, è nota per la presenza del porto turistico e commerciale con collegamenti per Genova e Civitavecchia. Da qui ogni giorno partono le motonavi che accompagnano i turisti in escursione tra le incantevoli cale come: Cala Goloritzè, Cala Mariolu, Cala Sisine, Cala Luna e le falesie maestose del Golfo di Orosei. Quando si pensa ad Arbatax, che un tempo era un tranquillo villaggio di pescatori, perlopiù originari di Ponza, non si può che associarlo a uno dei simboli più famosi di tutta la Sardegna, le sue Rocce Rosse. Di origine vulcanica, questi scenografici filoni di porfido rosso sono un vero e proprio monumento della natura. La zona adiacente al porto è ricca di bar, ristornati, pizzerie, gelaterie, che renderanno più piacevole passare una breve serata in compagnia dei vostri familiari-amici. Il primo fine settimana di Giugno si svolge "Arbatax Borgo Marinaro", un evento sempre più in crescita dove i cittadini del luogo preparano pietanze locali e casalinghe per gli ospiti proveniente da tutti i paesi limitrofi ed ovviamente turisti.
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Arbatax
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Arbatax, è una frazione marina del comune di Tortolì, da cui dista circa 4-5 km, e deve il suo nome all’espressione araba arba‘at ‘ashar (quattordicesimo) che probabilmente indica la quattordicesima torre d'avvistamento della costa. Una vivace località per trascorrere le vacanze in famiglia e tra amici, è nota per la presenza del porto turistico e commerciale con collegamenti per Genova e Civitavecchia. Da qui ogni giorno partono le motonavi che accompagnano i turisti in escursione tra le incantevoli cale come: Cala Goloritzè, Cala Mariolu, Cala Sisine, Cala Luna e le falesie maestose del Golfo di Orosei. Quando si pensa ad Arbatax, che un tempo era un tranquillo villaggio di pescatori, perlopiù originari di Ponza, non si può che associarlo a uno dei simboli più famosi di tutta la Sardegna, le sue Rocce Rosse. Di origine vulcanica, questi scenografici filoni di porfido rosso sono un vero e proprio monumento della natura. La zona adiacente al porto è ricca di bar, ristornati, pizzerie, gelaterie, che renderanno più piacevole passare una breve serata in compagnia dei vostri familiari-amici. Il primo fine settimana di Giugno si svolge "Arbatax Borgo Marinaro", un evento sempre più in crescita dove i cittadini del luogo preparano pietanze locali e casalinghe per gli ospiti proveniente da tutti i paesi limitrofi ed ovviamente turisti.
Santa Maria Navarrese è una frazione del comune di Baunei, ed è senza dubbio uno dei centri turistici della costa orientale più amato e frequentato dai vacanzieri. Un paese pieno di romantiche vie a ridosso della costa. La chiesa di Santa Maria di Navarra, risalente all’undicesimo secolo, e la torre spagnola, edificata nel diciassettesimo secolo per sorvegliare le coste, rappresentano la memoria storica del paese. La leggenda attribuisce il nome dell’antica chiesetta alla principessa di Navarra che ne ordinò la costruzione per esprimere gratitudine alla Vergine Maria. Dalla terrazza che si affaccia sul golfo, all’ombra dei pini, dominata dalla torre, rimarrete incantati dal panorama che guarda al porticciolo. Il porticciolo turistico è un vero splendore, e soprattutto nel periodo estivo, piccole e grandi imbarcazioni permettono di visitare le famose "Cale". Nel paese sono presenti molti ristoranti, pizzerie per mangiare al chiaro di Luna; gelaterie e un bellissimo parco verde dove spesso, nelle serate estive, vengono organizzati diversi eventi, sagre ed esposizioni di prodotti locali. Assolutamente consigliata almeno una visita durante il vostro soggiorno!
Santa Maria Navarrese
Santa Maria Navarrese è una frazione del comune di Baunei, ed è senza dubbio uno dei centri turistici della costa orientale più amato e frequentato dai vacanzieri. Un paese pieno di romantiche vie a ridosso della costa. La chiesa di Santa Maria di Navarra, risalente all’undicesimo secolo, e la torre spagnola, edificata nel diciassettesimo secolo per sorvegliare le coste, rappresentano la memoria storica del paese. La leggenda attribuisce il nome dell’antica chiesetta alla principessa di Navarra che ne ordinò la costruzione per esprimere gratitudine alla Vergine Maria. Dalla terrazza che si affaccia sul golfo, all’ombra dei pini, dominata dalla torre, rimarrete incantati dal panorama che guarda al porticciolo. Il porticciolo turistico è un vero splendore, e soprattutto nel periodo estivo, piccole e grandi imbarcazioni permettono di visitare le famose "Cale". Nel paese sono presenti molti ristoranti, pizzerie per mangiare al chiaro di Luna; gelaterie e un bellissimo parco verde dove spesso, nelle serate estive, vengono organizzati diversi eventi, sagre ed esposizioni di prodotti locali. Assolutamente consigliata almeno una visita durante il vostro soggiorno!
Villagrande Strisaili è un comune di poco più di tremila abitanti, situato a circa settecento metri di altitudine. E' molto conosciuto per essere il paese della longevità, con la più alta concentrazione al mondo di ultracentenari in proporzione alle nascite: dal secondo dopoguerra ne ha registrato più di trenta. Detiene il record mondiale di longevità maschile!! Per questo molti studiosi, da diverse parti del mondo, sono venuti a dare un occhiata da vicino a questi uomini che sembrano non invecchiare mai. Il territorio di Villagrande è il terzo per estensione fra i Comuni sardi: è fatto di vertiginose pareti rocciose, ricoperto da querce, e lecci secolari, dove vivono mufloni e l'aquila reale, ed è ricco di torrenti e sorgenti. Include anche il monte Novu e il parco di santa Barbara, un bosco che custodisce tante testimonianze preistoriche: sette tombe di Giganti e una megalitica, 17 nuraghi e dieci villaggi nuragici. A inizio luglio si celebra la santa con una sagra all'interno del parco. Molto spettacolare la cascata di Sothai, formata dal Flumendosa che si riversa nel canyon Bau Vigo. Mentre a sette chilometri da Villagrande, al centro di un altopiano, distesa sulle sponde del lago del Flumendosa, sorge la frazione di Villanova Strisaili, che conserva i tesori naturali più selvaggi: la gola di Pirincanes e le cascate di Rio ‘e Forru. Potrai raggiungere le due meraviglie con un itinerario e ammirarli da un balcone naturale. Foreste attorno completano lo scenario con sottobosco di macchia mediterranea. Qui affiorano altre testimonianze prenuragiche: cinque domus de Janas e il menhir sa Pred’e s’Orcu. Il sito nuragico più importante è s’Arcu ‘e is Forros, vicino al lago. La festa patronale è il primo agosto in onore di san Gabriele, cui è intitolata la parrocchiale. La cucina è una delle più tradizionali presenti sul territorio: il prodotto d’eccellenza è il prosciutto. Tra le altre specialità spiccano: is gathulis (ciambelle fritte), i culurgiones (ravioli con ripieno di patate, pecorino e basilico) carni arrosto, pane carasau (pistoccu) e sa paniscedda, un dolce con miele, uva e mandorle. Quindi non dimenticate, oltre alla visita, di prenotare un posto a tavola!
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Villagrande Strisaili
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Villagrande Strisaili è un comune di poco più di tremila abitanti, situato a circa settecento metri di altitudine. E' molto conosciuto per essere il paese della longevità, con la più alta concentrazione al mondo di ultracentenari in proporzione alle nascite: dal secondo dopoguerra ne ha registrato più di trenta. Detiene il record mondiale di longevità maschile!! Per questo molti studiosi, da diverse parti del mondo, sono venuti a dare un occhiata da vicino a questi uomini che sembrano non invecchiare mai. Il territorio di Villagrande è il terzo per estensione fra i Comuni sardi: è fatto di vertiginose pareti rocciose, ricoperto da querce, e lecci secolari, dove vivono mufloni e l'aquila reale, ed è ricco di torrenti e sorgenti. Include anche il monte Novu e il parco di santa Barbara, un bosco che custodisce tante testimonianze preistoriche: sette tombe di Giganti e una megalitica, 17 nuraghi e dieci villaggi nuragici. A inizio luglio si celebra la santa con una sagra all'interno del parco. Molto spettacolare la cascata di Sothai, formata dal Flumendosa che si riversa nel canyon Bau Vigo. Mentre a sette chilometri da Villagrande, al centro di un altopiano, distesa sulle sponde del lago del Flumendosa, sorge la frazione di Villanova Strisaili, che conserva i tesori naturali più selvaggi: la gola di Pirincanes e le cascate di Rio ‘e Forru. Potrai raggiungere le due meraviglie con un itinerario e ammirarli da un balcone naturale. Foreste attorno completano lo scenario con sottobosco di macchia mediterranea. Qui affiorano altre testimonianze prenuragiche: cinque domus de Janas e il menhir sa Pred’e s’Orcu. Il sito nuragico più importante è s’Arcu ‘e is Forros, vicino al lago. La festa patronale è il primo agosto in onore di san Gabriele, cui è intitolata la parrocchiale. La cucina è una delle più tradizionali presenti sul territorio: il prodotto d’eccellenza è il prosciutto. Tra le altre specialità spiccano: is gathulis (ciambelle fritte), i culurgiones (ravioli con ripieno di patate, pecorino e basilico) carni arrosto, pane carasau (pistoccu) e sa paniscedda, un dolce con miele, uva e mandorle. Quindi non dimenticate, oltre alla visita, di prenotare un posto a tavola!

Escursioni - Trekking

Il Canyon Gorropu è il più spettacolare d’Europa, il secondo più grande: percorrendo la strada orientale sarda devi assolutamente fermarti a visitarlo. E' una gola di origine erosiva che si trova nel Supramonte, tra i territori di Orgosolo (Nuorese) e di Urzulei (Ogliastra). È stata modellata nel tempo dalla forza del rio Flumineddu che scorre sul fondo, a una profondità di 500 metri. La larghezza della gola, invece, varia da poche decine a quattro metri. Ci arriverai partendo dal campo base Gorropu, sul promontorio di su Cungiadeddu (830 metri d’altitudine): in cinque minuti sarai al passo di Genna Sìlana. Da qui ammirerai un panorama unico. È il territorio più selvaggio dell’Isola: per affrontare i percorsi, affidati sempre a società escursionistiche locali e munisciti di attrezzatura tecnica. Il paesaggio è segnato da lunghe còdule - canaloni calcarei che a volte giungono sino al mare - strette gole e profonde doline, grotte e inghiottitoi, pareti a falesia e cime oltre i mille metri. L’area è ricoperta da spettacolari esemplari di ginepro, tassi millenari, foreste di leccio e da specie mediterranee (tra cui oleandri e ginestra), habitat della tipica fauna sarda, aquila reale e muflone su tutti. Non mancano testimonianze preistoriche: torri e villaggi nuragici e tombe di Giganti, integrati con l’ambiente e posti a controllo del territorio. La particolarità del luogo ha generato leggende: si racconta che, dal punto più stretto della gola, dove le pareti verticali superano i 450 metri, potresti vedere le stelle in pieno giorno. Oppure si dice che sboccino, di notte, i magici fiori della ‘felce maschio’: solo ai più esperti e coraggiosi è dato coglierli.
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고롭우 협곡
Località Gorropu
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Il Canyon Gorropu è il più spettacolare d’Europa, il secondo più grande: percorrendo la strada orientale sarda devi assolutamente fermarti a visitarlo. E' una gola di origine erosiva che si trova nel Supramonte, tra i territori di Orgosolo (Nuorese) e di Urzulei (Ogliastra). È stata modellata nel tempo dalla forza del rio Flumineddu che scorre sul fondo, a una profondità di 500 metri. La larghezza della gola, invece, varia da poche decine a quattro metri. Ci arriverai partendo dal campo base Gorropu, sul promontorio di su Cungiadeddu (830 metri d’altitudine): in cinque minuti sarai al passo di Genna Sìlana. Da qui ammirerai un panorama unico. È il territorio più selvaggio dell’Isola: per affrontare i percorsi, affidati sempre a società escursionistiche locali e munisciti di attrezzatura tecnica. Il paesaggio è segnato da lunghe còdule - canaloni calcarei che a volte giungono sino al mare - strette gole e profonde doline, grotte e inghiottitoi, pareti a falesia e cime oltre i mille metri. L’area è ricoperta da spettacolari esemplari di ginepro, tassi millenari, foreste di leccio e da specie mediterranee (tra cui oleandri e ginestra), habitat della tipica fauna sarda, aquila reale e muflone su tutti. Non mancano testimonianze preistoriche: torri e villaggi nuragici e tombe di Giganti, integrati con l’ambiente e posti a controllo del territorio. La particolarità del luogo ha generato leggende: si racconta che, dal punto più stretto della gola, dove le pareti verticali superano i 450 metri, potresti vedere le stelle in pieno giorno. Oppure si dice che sboccino, di notte, i magici fiori della ‘felce maschio’: solo ai più esperti e coraggiosi è dato coglierli.
Perda Liana è il monte-simbolo dell'Ogliastra ed è visibile da molte diverse parti della Sardegna. Un imponente torrione risalente all'era Giurassica, formatosi a causa dell'erosione dell'acqua nel corso di milioni di anni. Con i suoi 1.293m è il più alto tra i tacchi dell'Ogliastra. Un tempo, forse, fu luogo di raduno di popolazioni nuragiche, poi, nelle leggende popolari, divenne l’ingresso degli Inferi. Spunta dalla terra come un gigantesco dito teso al cielo, e quindi risulta ben avvistabile a grande distanza, anche per escursionisti alle prime armi, in un territorio selvaggio. Questo non dovete assolutamente perderlo, vestitevi comodi, con scarpe da ginnastica e tenete la fotocamera pronta per fare fotografie. Di notte qui le stelle sono stupende!!
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Perdaliana
Strada Foresta Girgini
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Perda Liana è il monte-simbolo dell'Ogliastra ed è visibile da molte diverse parti della Sardegna. Un imponente torrione risalente all'era Giurassica, formatosi a causa dell'erosione dell'acqua nel corso di milioni di anni. Con i suoi 1.293m è il più alto tra i tacchi dell'Ogliastra. Un tempo, forse, fu luogo di raduno di popolazioni nuragiche, poi, nelle leggende popolari, divenne l’ingresso degli Inferi. Spunta dalla terra come un gigantesco dito teso al cielo, e quindi risulta ben avvistabile a grande distanza, anche per escursionisti alle prime armi, in un territorio selvaggio. Questo non dovete assolutamente perderlo, vestitevi comodi, con scarpe da ginnastica e tenete la fotocamera pronta per fare fotografie. Di notte qui le stelle sono stupende!!
A un primo sguardo appare come uno scoglio di enormi dimensioni, in realtà è un ‘pezzo di montagna’ franato dalla falesia circostante. La sua conformazione ‘a guglia’ si solleva dal mare sino a un’altezza di 128 metri: è uno dei più alti spuntoni di roccia dell’Isola direttamente a picco nel mare, dichiarato monumento naturale nel 1993. Il nome originario è Aguglia o Agugliastra, da cui deriverebbe Ogliastra e che rende l’idea della forma allargata in basso e slanciata verso l’alto. Così era chiamata in passato dai naviganti e segnalata nei portolani, perché riferimento visibile a numerose miglia di distanza. Il modo più affascinante per scoprirla è attraverso itinerari a piedi che dalle falesie digradano sulla costa. È punto di partenza del ‘Selvaggio blu’, itinerario di una settimana che conduce da Santa Maria Navarrese, frazione costiera baunese, a Cala Gonone, il trekking più arduo in Italia con tratti ‘alpinistici’ e scenari stupendi tra rocce e mare.
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Pedra Longa
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A un primo sguardo appare come uno scoglio di enormi dimensioni, in realtà è un ‘pezzo di montagna’ franato dalla falesia circostante. La sua conformazione ‘a guglia’ si solleva dal mare sino a un’altezza di 128 metri: è uno dei più alti spuntoni di roccia dell’Isola direttamente a picco nel mare, dichiarato monumento naturale nel 1993. Il nome originario è Aguglia o Agugliastra, da cui deriverebbe Ogliastra e che rende l’idea della forma allargata in basso e slanciata verso l’alto. Così era chiamata in passato dai naviganti e segnalata nei portolani, perché riferimento visibile a numerose miglia di distanza. Il modo più affascinante per scoprirla è attraverso itinerari a piedi che dalle falesie digradano sulla costa. È punto di partenza del ‘Selvaggio blu’, itinerario di una settimana che conduce da Santa Maria Navarrese, frazione costiera baunese, a Cala Gonone, il trekking più arduo in Italia con tratti ‘alpinistici’ e scenari stupendi tra rocce e mare.
Il Montarbu è una delle foreste sarde più suggestive, occupa 2800 ettari di territorio, in piccola parte di Ussassai, e prevalentemente di Seui, il cui centro abitato dista dieci chilometri. Si sta affermando sempre più maggiormente, nonostante la lunga distanza da Tortolì (circa un ora e mezza d'auto), come importante meta turistica. Ben attrezzata con accoglienti infrastrutture ricettive e comodi sentieri che la percorrono in tutta la sua estensione. Particolarmente idonea per escursioni, trekking e lunghi percorsi in bicicletta. Durante l’estate sono numerosi i visitatori che si recano nella foresta per trovare refrigerio nelle giornate calde e umide. Il complesso forestale ospita aree di interesse naturalistico ed archeologico di straordinaria importanza come l’imponente falesia calcarea del Tonneri, culminante con la maestosa cima del "Margiani Pubusa" che con i suoi 1324 metri è la massima altitudine del territorio, l’area archeologia di S'Orgioloniga dove si trovano i resti di una fonte sacra e di un insediamento nuragico da dove è possibile ammirare uno splendido panorama, ed il nuraghe di Analù. La Foresta Demaniale è attraversata da numerosi corsi d’acqua tra i quali il più importante è naturalmente il Flumendosa, che costituisce il limite nord del Complesso Forestale. Numerose sono anche le sorgenti che sgorgano in grande abbondanza nell'area dei calcari; tra le più importanti ricordiamo le sorgenti di Funtana d'Oro, Strumpu Seidi. All'interno del complesso è presente anche un piccolo museo floro-faunistico dove sono esposti reperti naturalistici e storico-archeologici provenienti dal comprensorio della foresta. E' stato inoltre creato un recinto per il ripopolamento dei daini e dei mufloni ed un interessante percorso didattico tra le specie vegetali presenti in foresta. La consiglio solo a coloro che sono amanti del trekking, e soprattutto agli ospiti che soggiornano almeno 1 settimana!
Montarbu - Niala
Il Montarbu è una delle foreste sarde più suggestive, occupa 2800 ettari di territorio, in piccola parte di Ussassai, e prevalentemente di Seui, il cui centro abitato dista dieci chilometri. Si sta affermando sempre più maggiormente, nonostante la lunga distanza da Tortolì (circa un ora e mezza d'auto), come importante meta turistica. Ben attrezzata con accoglienti infrastrutture ricettive e comodi sentieri che la percorrono in tutta la sua estensione. Particolarmente idonea per escursioni, trekking e lunghi percorsi in bicicletta. Durante l’estate sono numerosi i visitatori che si recano nella foresta per trovare refrigerio nelle giornate calde e umide. Il complesso forestale ospita aree di interesse naturalistico ed archeologico di straordinaria importanza come l’imponente falesia calcarea del Tonneri, culminante con la maestosa cima del "Margiani Pubusa" che con i suoi 1324 metri è la massima altitudine del territorio, l’area archeologia di S'Orgioloniga dove si trovano i resti di una fonte sacra e di un insediamento nuragico da dove è possibile ammirare uno splendido panorama, ed il nuraghe di Analù. La Foresta Demaniale è attraversata da numerosi corsi d’acqua tra i quali il più importante è naturalmente il Flumendosa, che costituisce il limite nord del Complesso Forestale. Numerose sono anche le sorgenti che sgorgano in grande abbondanza nell'area dei calcari; tra le più importanti ricordiamo le sorgenti di Funtana d'Oro, Strumpu Seidi. All'interno del complesso è presente anche un piccolo museo floro-faunistico dove sono esposti reperti naturalistici e storico-archeologici provenienti dal comprensorio della foresta. E' stato inoltre creato un recinto per il ripopolamento dei daini e dei mufloni ed un interessante percorso didattico tra le specie vegetali presenti in foresta. La consiglio solo a coloro che sono amanti del trekking, e soprattutto agli ospiti che soggiornano almeno 1 settimana!
Il bosco di Santa Barbara si trova a tre chilometri da Villagrande Strisaili, è un ottima idea per passare una giornata nel polmone verde più vicino alle mie strutture. Il territorio è habitat favorevole per piante secolari di leccio, rovere e quercia da sughero. La macchia mediterranea è costituita essenzialmente da corbezzolo, erica, cisto, mirto, lentisco, fillirea. Vi è grande abbondanza di sorgenti e corsi d’acqua, ovviamente potabili. Mentre la popolazione principale del bosco è costituita da una ricca fauna selvatica: cinghiali, mufloni, aquile e altre specie rare che trascorrono quasi indisturbate la propria esistenza. Dentro il bosco di Santa Barbara s'incontrano i resti di una tomba megalitica. Vi sono inoltre sette tombe dei giganti, diciassette esemplari di nuraghe e dieci villaggi nuragici. Nel sito nuragico di S’Arcu’e Forros c'è un tempio a Megaron e due templi a pozzo. Prima dell'ingresso al parco è presente il ristorante-pizzeria "Il Bosco", molto conosciuto e frequentato anche dalle persone del luogo. All'interno del bosco è presente un altro ristorante-pizzeria denominato "Santa Barbara", un bar e una piccolo spazio aperto per i giochi dei bambini.
Parco Naturale di Santa Barbara
SP27
Il bosco di Santa Barbara si trova a tre chilometri da Villagrande Strisaili, è un ottima idea per passare una giornata nel polmone verde più vicino alle mie strutture. Il territorio è habitat favorevole per piante secolari di leccio, rovere e quercia da sughero. La macchia mediterranea è costituita essenzialmente da corbezzolo, erica, cisto, mirto, lentisco, fillirea. Vi è grande abbondanza di sorgenti e corsi d’acqua, ovviamente potabili. Mentre la popolazione principale del bosco è costituita da una ricca fauna selvatica: cinghiali, mufloni, aquile e altre specie rare che trascorrono quasi indisturbate la propria esistenza. Dentro il bosco di Santa Barbara s'incontrano i resti di una tomba megalitica. Vi sono inoltre sette tombe dei giganti, diciassette esemplari di nuraghe e dieci villaggi nuragici. Nel sito nuragico di S’Arcu’e Forros c'è un tempio a Megaron e due templi a pozzo. Prima dell'ingresso al parco è presente il ristorante-pizzeria "Il Bosco", molto conosciuto e frequentato anche dalle persone del luogo. All'interno del bosco è presente un altro ristorante-pizzeria denominato "Santa Barbara", un bar e una piccolo spazio aperto per i giochi dei bambini.
Se amate le escursioni "Punta Salinas" farà a caso vostro e vi regalerà un panorama che vi lascerà senza parole!! Una volta raggiunta Baunei si prosegue verso la zona dell’altopiano del Golgo seguendo la strada asfaltata per circa 3,7Km svoltare dunque a destra al bivio che conduce a Giradili e Baccu Maore, da li proseguire per una strada sterrata prima direzione N/E poi direzione Nord per circa 10Km che conduce fino al punto di attacco del sentiero. La strada sterrata e per lo più in buone condizioni ma è consigliato l’uso di fuoristrada o comunque utilitarie alte. Il percorso a piedi inizia su un sentiero ben tracciato ma con la presenza di pietre calcare a ricordarci le peculiarità del territorio che stiamo visitando, il supramonte di Baunei. Lungo la prima parte di percorso oltre ai bellissimi panorami interni del Supramonte incontrerete la vegetazione tipica della macchia mediterranea, con specie arboree e arbustive come lecci, lentisco, corbezzoli, fillirea e, per la predilezione dei terreni calcarei, una grande presenza di Ginepri ed inoltre molte altre specie rappresentative della flora sarda. Il percorso richiede un buon allenamento e una buona forma fisica, inoltre se non siete esperti meglio avere con voi una guida adeguata che conosca la zona. Sono indispensabili scarpe da trekking, e scorta d’acqua in funzione delle proprie esigenze, si consiglia almeno 2 litri.
Punta Salinas
Se amate le escursioni "Punta Salinas" farà a caso vostro e vi regalerà un panorama che vi lascerà senza parole!! Una volta raggiunta Baunei si prosegue verso la zona dell’altopiano del Golgo seguendo la strada asfaltata per circa 3,7Km svoltare dunque a destra al bivio che conduce a Giradili e Baccu Maore, da li proseguire per una strada sterrata prima direzione N/E poi direzione Nord per circa 10Km che conduce fino al punto di attacco del sentiero. La strada sterrata e per lo più in buone condizioni ma è consigliato l’uso di fuoristrada o comunque utilitarie alte. Il percorso a piedi inizia su un sentiero ben tracciato ma con la presenza di pietre calcare a ricordarci le peculiarità del territorio che stiamo visitando, il supramonte di Baunei. Lungo la prima parte di percorso oltre ai bellissimi panorami interni del Supramonte incontrerete la vegetazione tipica della macchia mediterranea, con specie arboree e arbustive come lecci, lentisco, corbezzoli, fillirea e, per la predilezione dei terreni calcarei, una grande presenza di Ginepri ed inoltre molte altre specie rappresentative della flora sarda. Il percorso richiede un buon allenamento e una buona forma fisica, inoltre se non siete esperti meglio avere con voi una guida adeguata che conosca la zona. Sono indispensabili scarpe da trekking, e scorta d’acqua in funzione delle proprie esigenze, si consiglia almeno 2 litri.
Il Bosco del Selene, situato a mille metri d’altitudine, si trova a circa sei chilometri dal centro abitato di Lanusei, in uno splendido scenario ambientale da visitare a piedi o in bici lungo suggestivi percorsi. Oltre al bosco composto da fitti lecci, a cui si mescolano castagni, roveri, pioppi e macchia mediterranea, scoprirai una suggestiva testimonianza della civiltà nuragica. Il complesso archeologico, risalente a un’età compresa fra Bronzo medio e finale, è costituito principalmente dal nuraghe Gennacili, attorniato da un agglomerato di circa 200 capanne e mura difensive, da due tombe di giganti, distanti circa mezzo chilometro dall’agglomerato abitativo, e da due fonti sacre. Del nuraghe, costruito su uno spuntone roccioso che a tratti sostituisce la muratura, rimane purtroppo solo il basamento. Della tomba I, più piccola e del tipo ‘a stele centinata’, riconoscerai il profilo, delimitato da un filare residuo di blocchi di pietra. La camera funeraria, in origine dotata di una stele-porta, è ‘a galleria’, lunga circa sette metri. La tomba II, situata a 80 metri dalla I (e più ‘giovane’ di circa un secolo), è del tipo ‘a filari’ e si erge su un leggero rilievo roccioso: ne noterai il profilo di pianta: dodici metri di lunghezza e cinque di larghezza. Qui si praticava il rito dell’incubazione: scritti latini narrano che i nuragici dormivano vicino alle tombe dei cari per incontrarli nel sonno. Vicino al parco del bellissimo bosco di Selene, attrezzato con diverse aree pic-nic, potrai visitare anche l’osservatorio astronomico nel monte Armidda. Un escursione davvero consigliata, il bosco è incantevole, merita almeno una mezza giornata o un pomeriggio.
7 명의 현지인이 추천하는 곳
Area archeologica Bosco Selèni
7 명의 현지인이 추천하는 곳
Il Bosco del Selene, situato a mille metri d’altitudine, si trova a circa sei chilometri dal centro abitato di Lanusei, in uno splendido scenario ambientale da visitare a piedi o in bici lungo suggestivi percorsi. Oltre al bosco composto da fitti lecci, a cui si mescolano castagni, roveri, pioppi e macchia mediterranea, scoprirai una suggestiva testimonianza della civiltà nuragica. Il complesso archeologico, risalente a un’età compresa fra Bronzo medio e finale, è costituito principalmente dal nuraghe Gennacili, attorniato da un agglomerato di circa 200 capanne e mura difensive, da due tombe di giganti, distanti circa mezzo chilometro dall’agglomerato abitativo, e da due fonti sacre. Del nuraghe, costruito su uno spuntone roccioso che a tratti sostituisce la muratura, rimane purtroppo solo il basamento. Della tomba I, più piccola e del tipo ‘a stele centinata’, riconoscerai il profilo, delimitato da un filare residuo di blocchi di pietra. La camera funeraria, in origine dotata di una stele-porta, è ‘a galleria’, lunga circa sette metri. La tomba II, situata a 80 metri dalla I (e più ‘giovane’ di circa un secolo), è del tipo ‘a filari’ e si erge su un leggero rilievo roccioso: ne noterai il profilo di pianta: dodici metri di lunghezza e cinque di larghezza. Qui si praticava il rito dell’incubazione: scritti latini narrano che i nuragici dormivano vicino alle tombe dei cari per incontrarli nel sonno. Vicino al parco del bellissimo bosco di Selene, attrezzato con diverse aree pic-nic, potrai visitare anche l’osservatorio astronomico nel monte Armidda. Un escursione davvero consigliata, il bosco è incantevole, merita almeno una mezza giornata o un pomeriggio.
Punta Giradili è un percorso impegnativo che attraversa una dei luoghi più spettacolari dell’Ogliastra. Partendo dal monumento naturale di Pedra Longa si inizierà la salita verso la maestosa Punta Giradili percorrendo la valle racchiusa da quest’ultima e dalla sua antagonista Punta Argennas. Durante il percorso si possono osservare delle antiche mulattiere (vere e proprie opere d’ingegneria realizzate da taglialegna e carbonai sardi) che impreziosiscono uno scenario di cornice mediterraneo, così meraviglioso che lo porterete nel cuore per tutta la vita. Il percorso richiede un buon allenamento e una buona forma fisica. Si consiglia l’uso di un abbigliamento adeguato, scarpe da trekking, e acqua in funzione delle proprie esigenze, almeno due litri. Non provate a salire fino alla punta senza portare con voi una fotocamera per immortalare il panorama!
Punta Giràdili
Punta Giradili è un percorso impegnativo che attraversa una dei luoghi più spettacolari dell’Ogliastra. Partendo dal monumento naturale di Pedra Longa si inizierà la salita verso la maestosa Punta Giradili percorrendo la valle racchiusa da quest’ultima e dalla sua antagonista Punta Argennas. Durante il percorso si possono osservare delle antiche mulattiere (vere e proprie opere d’ingegneria realizzate da taglialegna e carbonai sardi) che impreziosiscono uno scenario di cornice mediterraneo, così meraviglioso che lo porterete nel cuore per tutta la vita. Il percorso richiede un buon allenamento e una buona forma fisica. Si consiglia l’uso di un abbigliamento adeguato, scarpe da trekking, e acqua in funzione delle proprie esigenze, almeno due litri. Non provate a salire fino alla punta senza portare con voi una fotocamera per immortalare il panorama!