Guida di Sabrina

Sabrina
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Visite turistiche

Gentile ospite, la nostra famiglia abita da generazioni in queste zone e vorrebbe avere il piacere di condividere con te i luoghi più suggestivi che ci circondano e che, con il tempo, abbiamo imparato a conoscere.
Ci sentiamo di descrivere queste montagne come tre magnifiche vette che si ergono dalla pura dolomia per offrirci uno spettacolo unico. Il nostro appartamento si trova a 45 minuti di macchina dal rifugio Auronzo (Spesso però la strada è trafficata, quindi il tempo di percorrenza è maggiore) Consigliamo l'utilizzo di mezzi pubblici in quanto l' accesso alla strada si paga 30 euro in macchina. Di seguito ci sono alcune informazioni in merito alle tempistiche. Tempi (senza soste) e distanze del giro delle Tre Cime - Dal rifugio Auronzo al rifugio Lavaredo 35 min ca. – 1,7 km - Dal rifugio Lavaredo alla forcella Lavaredo 25 min ca – 1,0 km (stradina) - Dalla forcella Lavaredo al rifugio Locatelli 45 min ca – 1,9 km (stradina) - Dal rifugio Locatelli alla Malga dei Pastori 1,15 ora ca – 2,8 km - Dalla Malga dei Pastori al rifugio Auronzo 40 min ca – 2,1 km Dislivello totale del giro delle Tre Cime 405 m in salita, 410 m in discesa Le Tre Cime sono state scalate per la prima volta nel 1860 da Paul Grohmann e da Michael Innerkofler, da quel momento in poi hanno sempre attirato appassionati e scalatori, molte vie sono tuttora percorribili. Negli anni della Grande Guerra sono state teatro di scontri e combattimenti, la tragedia è documentata dai resti di baraccamenti, trincee,gallerie e dalla chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice eretta in memoria dei caduti, perciò ti chiediamo di portare rispetto per il luogo. Mentre ti godi la passeggiata presta attenzione alla natura che ti circonda come: papaveri glaciali, fauna e addirittura orme di dinosauri. Come ultimo consiglio ti ricordiamo di prendere le dovute precauzioni, in quanto ti troverai a più di 2000 metri di quota, quindi ricordati di:portare con te una giacca antivento in quanto potrebbe iniziare a piovere da un momento all' altro, indossa calzature adeguate, rispettare la natura e non lasciare rifiuti lungo il percorso.
17 명의 현지인이 추천하는 곳
Three peaks of Lavaredo
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17 명의 현지인이 추천하는 곳
Ci sentiamo di descrivere queste montagne come tre magnifiche vette che si ergono dalla pura dolomia per offrirci uno spettacolo unico. Il nostro appartamento si trova a 45 minuti di macchina dal rifugio Auronzo (Spesso però la strada è trafficata, quindi il tempo di percorrenza è maggiore) Consigliamo l'utilizzo di mezzi pubblici in quanto l' accesso alla strada si paga 30 euro in macchina. Di seguito ci sono alcune informazioni in merito alle tempistiche. Tempi (senza soste) e distanze del giro delle Tre Cime - Dal rifugio Auronzo al rifugio Lavaredo 35 min ca. – 1,7 km - Dal rifugio Lavaredo alla forcella Lavaredo 25 min ca – 1,0 km (stradina) - Dalla forcella Lavaredo al rifugio Locatelli 45 min ca – 1,9 km (stradina) - Dal rifugio Locatelli alla Malga dei Pastori 1,15 ora ca – 2,8 km - Dalla Malga dei Pastori al rifugio Auronzo 40 min ca – 2,1 km Dislivello totale del giro delle Tre Cime 405 m in salita, 410 m in discesa Le Tre Cime sono state scalate per la prima volta nel 1860 da Paul Grohmann e da Michael Innerkofler, da quel momento in poi hanno sempre attirato appassionati e scalatori, molte vie sono tuttora percorribili. Negli anni della Grande Guerra sono state teatro di scontri e combattimenti, la tragedia è documentata dai resti di baraccamenti, trincee,gallerie e dalla chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice eretta in memoria dei caduti, perciò ti chiediamo di portare rispetto per il luogo. Mentre ti godi la passeggiata presta attenzione alla natura che ti circonda come: papaveri glaciali, fauna e addirittura orme di dinosauri. Come ultimo consiglio ti ricordiamo di prendere le dovute precauzioni, in quanto ti troverai a più di 2000 metri di quota, quindi ricordati di:portare con te una giacca antivento in quanto potrebbe iniziare a piovere da un momento all' altro, indossa calzature adeguate, rispettare la natura e non lasciare rifiuti lungo il percorso.
Per apprezzare al meglio questo luogo bisogna essere a conoscenza della leggenda del re Sorapiss e di sua figlia Misurina. Sorapiss era il governatore delle terre delle Tofane, dell' Antelao e delle Tre cime di Lavaredo, il re era rimasto vedovo e Misurina, benché fosse tremendamente viziata, era la sua unica ragione di vita. Al compimento dell' ottavo anno di età Misurina venne a conoscenza di una fata che abitava sul Monte Cristallo e che possedeva uno specchio in grado di leggere i pensieri delle persone. Il re Sorapiss cedette alle insistenze della figlia e l' accompagnò dalla fata per avere lo specchio, la quale aveva un bellissimo giardino di fiori sul Monte Cristallo, che però appassivano precocemente in quanto esposti al sole. La fata propose al re di diventare una montagna per proteggere dal sole i suoi fiori in cambio dello specchio, Sorapiss acconsentì pur di fare felice la figlia, la quale non si scompose e addirittura era felice che il padre diventasse una montagna sulla quale avrebbe potuto giocarci. Tutto d'un tratto il re iniziò a trasformarsi, le rughe divennero crepacci e i capelli alberi, Misurina si accorse di essere in alto, sulla montagna che era stata sua padre, ebbe un capogiro, svenne e cadde nel vuoto. Sorapiss, non ancora ultimata la mutazione e assistendo disperato alla morte dell’amata figlia, iniziò a piangere e creò due ruscelli che formarono l’attuale incantevole Lago di Misurina, mentre lo specchio, nel cadere dalle mani della piccola, si fece in mille pezzi,i quali furono portati a valle dalle lacrime del padre e, ancora oggi, donano al Lago di Misurina particolari riflessi unici al mondo. Il lago di Misurina si raggiunge in circa 40 minuti di macchina dal nostro appartamento, è situato a 1756m sul livello del mare, offre un clima particolarmente salubre, ottimo per chi ha problemi respiratori. Il giro del lago si completa in circa 40 minuti, è poco stancante e adatta ai bambini, durante la passeggiata si possono ammirare i Cadini di Misurina, le Tre Cime, il Monte Cristallo e il Sorapiss. Dal Lago è possibile intraprendere escursioni verso i luoghi sopraelencati.
38 명의 현지인이 추천하는 곳
Lake Misurina
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Per apprezzare al meglio questo luogo bisogna essere a conoscenza della leggenda del re Sorapiss e di sua figlia Misurina. Sorapiss era il governatore delle terre delle Tofane, dell' Antelao e delle Tre cime di Lavaredo, il re era rimasto vedovo e Misurina, benché fosse tremendamente viziata, era la sua unica ragione di vita. Al compimento dell' ottavo anno di età Misurina venne a conoscenza di una fata che abitava sul Monte Cristallo e che possedeva uno specchio in grado di leggere i pensieri delle persone. Il re Sorapiss cedette alle insistenze della figlia e l' accompagnò dalla fata per avere lo specchio, la quale aveva un bellissimo giardino di fiori sul Monte Cristallo, che però appassivano precocemente in quanto esposti al sole. La fata propose al re di diventare una montagna per proteggere dal sole i suoi fiori in cambio dello specchio, Sorapiss acconsentì pur di fare felice la figlia, la quale non si scompose e addirittura era felice che il padre diventasse una montagna sulla quale avrebbe potuto giocarci. Tutto d'un tratto il re iniziò a trasformarsi, le rughe divennero crepacci e i capelli alberi, Misurina si accorse di essere in alto, sulla montagna che era stata sua padre, ebbe un capogiro, svenne e cadde nel vuoto. Sorapiss, non ancora ultimata la mutazione e assistendo disperato alla morte dell’amata figlia, iniziò a piangere e creò due ruscelli che formarono l’attuale incantevole Lago di Misurina, mentre lo specchio, nel cadere dalle mani della piccola, si fece in mille pezzi,i quali furono portati a valle dalle lacrime del padre e, ancora oggi, donano al Lago di Misurina particolari riflessi unici al mondo. Il lago di Misurina si raggiunge in circa 40 minuti di macchina dal nostro appartamento, è situato a 1756m sul livello del mare, offre un clima particolarmente salubre, ottimo per chi ha problemi respiratori. Il giro del lago si completa in circa 40 minuti, è poco stancante e adatta ai bambini, durante la passeggiata si possono ammirare i Cadini di Misurina, le Tre Cime, il Monte Cristallo e il Sorapiss. Dal Lago è possibile intraprendere escursioni verso i luoghi sopraelencati.
Partenza: da Dosoledo in via Molin de Berto. Tempo di percorrenza: 1 ora circa. Arrivo: in via Torrente a 400 metri dalla Piazza di Padola. TRÒI DI MESTIERI (SENTIERO DEI MESTIERI) Padola - Dosoledo Rappresenta i mestieri e le attività professionali che, per secoli, hanno consentito alla Comunità di vivere e progredire. Le mutate esigenze e le nuove tecnologie hanno spesso cancellato quelle professioni, imponendo nuovi ritmi e bisogni che poco dipendono dalle nostre risorse. Rimane da valorizzare la bellezza e la salubrità dell'ambiente
Troi di Mistieri
Partenza: da Dosoledo in via Molin de Berto. Tempo di percorrenza: 1 ora circa. Arrivo: in via Torrente a 400 metri dalla Piazza di Padola. TRÒI DI MESTIERI (SENTIERO DEI MESTIERI) Padola - Dosoledo Rappresenta i mestieri e le attività professionali che, per secoli, hanno consentito alla Comunità di vivere e progredire. Le mutate esigenze e le nuove tecnologie hanno spesso cancellato quelle professioni, imponendo nuovi ritmi e bisogni che poco dipendono dalle nostre risorse. Rimane da valorizzare la bellezza e la salubrità dell'ambiente
Una spettacolare camminata al rifugio Berti e Vallon Popera. Da Padola raggiungiamo il rifugio Lunelli da dove ha inizio il sentiero che ci porta prima al rifugio Berti, per poi portarci in un giro ad anello al di sotto di imponenti cime In breve… Altezza max2400 m Altezza min1620m Lunghezza12km Dislivello800m Durata5 h 30′ Appoggi:Rifugio Lunelli e rifugio Berti Segnavia:101 Come arrivare:Da Padola si segue la SS52 fino alla svolta in Via Valgrande. Si percorre questa stretta stradina nel bosco per un paio di km fino a raggiungere il rifugio Lunelli. Nei mesi di Luglio/Agosto (informatevi al rifugio per le date esatte!) questa stradina viene chiusa. Dal parcheggio all’inizio della via o ve la fate a piedi, oppure usufruite del servizio navetta Difficoltà: Mediamente impegnativa. C’è solo un breve tratto leggermente esposto
Bertihütte
Una spettacolare camminata al rifugio Berti e Vallon Popera. Da Padola raggiungiamo il rifugio Lunelli da dove ha inizio il sentiero che ci porta prima al rifugio Berti, per poi portarci in un giro ad anello al di sotto di imponenti cime In breve… Altezza max2400 m Altezza min1620m Lunghezza12km Dislivello800m Durata5 h 30′ Appoggi:Rifugio Lunelli e rifugio Berti Segnavia:101 Come arrivare:Da Padola si segue la SS52 fino alla svolta in Via Valgrande. Si percorre questa stretta stradina nel bosco per un paio di km fino a raggiungere il rifugio Lunelli. Nei mesi di Luglio/Agosto (informatevi al rifugio per le date esatte!) questa stradina viene chiusa. Dal parcheggio all’inizio della via o ve la fate a piedi, oppure usufruite del servizio navetta Difficoltà: Mediamente impegnativa. C’è solo un breve tratto leggermente esposto
Una spettacolare camminata al rifugio Berti e Vallon Popera. Da Padola raggiungiamo il rifugio Lunelli da dove ha inizio il sentiero che ci porta prima al rifugio Berti, per poi portarci in un giro ad anello al di sotto di imponenti cime In breve… Altezza max2400 m Altezza min1620m Lunghezza12km Dislivello800m Durata5 h 30′ Appoggi:Rifugio Lunelli e rifugio Berti Segnavia:101 Come arrivare:Da Padola si segue la SS52 fino alla svolta in Via Valgrande. Si percorre questa stretta stradina nel bosco per un paio di km fino a raggiungere il rifugio Lunelli. Nei mesi di Luglio/Agosto (informatevi al rifugio per le date esatte!) questa stradina viene chiusa. Dal parcheggio all’inizio della via o ve la fate a piedi, oppure usufruite del servizio navetta Difficoltà: Mediamente impegnativa. C’è solo un breve tratto leggermente esposto
Stua del fiume Padola (diga artificiale del 1521)
Una spettacolare camminata al rifugio Berti e Vallon Popera. Da Padola raggiungiamo il rifugio Lunelli da dove ha inizio il sentiero che ci porta prima al rifugio Berti, per poi portarci in un giro ad anello al di sotto di imponenti cime In breve… Altezza max2400 m Altezza min1620m Lunghezza12km Dislivello800m Durata5 h 30′ Appoggi:Rifugio Lunelli e rifugio Berti Segnavia:101 Come arrivare:Da Padola si segue la SS52 fino alla svolta in Via Valgrande. Si percorre questa stretta stradina nel bosco per un paio di km fino a raggiungere il rifugio Lunelli. Nei mesi di Luglio/Agosto (informatevi al rifugio per le date esatte!) questa stradina viene chiusa. Dal parcheggio all’inizio della via o ve la fate a piedi, oppure usufruite del servizio navetta Difficoltà: Mediamente impegnativa. C’è solo un breve tratto leggermente esposto
Gruppo: Alpi Orientali – Alpi Carniche – Gruppo Catena Carnica (BL) Dislivello di salita: 1262 m Tempo di salita: 4 h + 3 h di discesa Cartografia: TABACCO N. 016 – Dolomiti del Centro Cadore 1:25000 Dal Centro Cadore, in Località Tre Ponte, dove il Piave confluisce nel torrente Ansiei, si accede alle case di Pinié e poi per stradina asfaltata, si raggiunge lo Chalet “Pino Solitario” e il parcheggio più a Nord, dove s´imbocca a piedi la stradina segnavia CAI-339 a quota 897 metri. Traversato il torrente ghiaioso della Val de Ciarié, passiamo sotto una palestra di roccia attrezzata e si incomincia a risalire i 18 tornanti ripidi ma larghi del costone Occidentale del Tudaio. Dopo le prime curve e una breve galleria, si giunge al Pian de Liberal e si prosegue fino ad un secondo pianoro a quota 1551 : “La Busa”, dove emergono i resti di una casermetta senza tetto . La stradina si fa un po’ meno ripida e con meno tornanti, sorpassa altre due gallerie, raggiunge il Pian de le Mede e tocca un´altra galleria presso il Col Muto. Dai due finestroni interni si gode una bella vista sulla Val Ansiei, Auronzo, il Comelico, i paesi di Vigo e Laggio Di Cadore e verso Sud Domegge e il Lago del Centro Cadore Si supera un´ultima galleria, fino alla spianata antistante il forte. Un´ultima, breve galleria permette di entrare nell´edificio, dal quale si apre un vasto e istruttivo panorama sul Cadore e sul Comelico. La cima è deturpata da antenne e ripetitori radiotelevisivi, ma costituisce un singolare balcone su un meraviglioso panorama dolomitico. Di fronte a noi a Est, svetta la Cima Bragagnina (2281m) che si prolunga con la catena del Gruppo Crissin, Vallgrande, Pupera, Brentoni e Cornon. Da quassù merita anche riflettere sui fatti della storia. Lungo la salita, priva di difficoltà che non siano la lunghezza e il dislivello, entrambi piuttosto cospicui e che richiedono un minimo di allenamento, numerose tabelle segnaletiche offrono informazioni storiche e ambientali.
Forte Tudaio
Gruppo: Alpi Orientali – Alpi Carniche – Gruppo Catena Carnica (BL) Dislivello di salita: 1262 m Tempo di salita: 4 h + 3 h di discesa Cartografia: TABACCO N. 016 – Dolomiti del Centro Cadore 1:25000 Dal Centro Cadore, in Località Tre Ponte, dove il Piave confluisce nel torrente Ansiei, si accede alle case di Pinié e poi per stradina asfaltata, si raggiunge lo Chalet “Pino Solitario” e il parcheggio più a Nord, dove s´imbocca a piedi la stradina segnavia CAI-339 a quota 897 metri. Traversato il torrente ghiaioso della Val de Ciarié, passiamo sotto una palestra di roccia attrezzata e si incomincia a risalire i 18 tornanti ripidi ma larghi del costone Occidentale del Tudaio. Dopo le prime curve e una breve galleria, si giunge al Pian de Liberal e si prosegue fino ad un secondo pianoro a quota 1551 : “La Busa”, dove emergono i resti di una casermetta senza tetto . La stradina si fa un po’ meno ripida e con meno tornanti, sorpassa altre due gallerie, raggiunge il Pian de le Mede e tocca un´altra galleria presso il Col Muto. Dai due finestroni interni si gode una bella vista sulla Val Ansiei, Auronzo, il Comelico, i paesi di Vigo e Laggio Di Cadore e verso Sud Domegge e il Lago del Centro Cadore Si supera un´ultima galleria, fino alla spianata antistante il forte. Un´ultima, breve galleria permette di entrare nell´edificio, dal quale si apre un vasto e istruttivo panorama sul Cadore e sul Comelico. La cima è deturpata da antenne e ripetitori radiotelevisivi, ma costituisce un singolare balcone su un meraviglioso panorama dolomitico. Di fronte a noi a Est, svetta la Cima Bragagnina (2281m) che si prolunga con la catena del Gruppo Crissin, Vallgrande, Pupera, Brentoni e Cornon. Da quassù merita anche riflettere sui fatti della storia. Lungo la salita, priva di difficoltà che non siano la lunghezza e il dislivello, entrambi piuttosto cospicui e che richiedono un minimo di allenamento, numerose tabelle segnaletiche offrono informazioni storiche e ambientali.
L'itinerario attraversa un ambiente unico dal punto di vista geologico, eccezionale per i paesaggi osservati, ed interessante per i resti delle postazioni italiane della prima guerra mondiale. Si raggiunge in auto la malga di Coltrondo 1879 m, da qui a piedi verso malga Rinfreddo ore 0,15 e proseguendo per ampia carrareccia segn. 149 ci si innalza in quota fino alla "Ponta" 2053 m. Dall'ampio spiazzo, lasciata la carraia si prosegue vs. sin. segn. 173 lungo la vecchia strada militare che, con vari tornanti conduce fin poco sotto il lungo crinale della Costa della Spina. Qui si incontra il sentiero segn. 148, lo si segue verso sin. giungendo in breve alla base del cono sommitale del Col Quaternà (sella del Quaternà 2379 m, fin qui ore 1,30); durante la salita si può osservare il bellissimo panorama alle spalle sul grandioso Gruppo del Popèra e dal crinale una vista magnifica su tutti i monti della Val Comelico. Dalla sella si lascia il sentiero segnato per salire sulla sin. lungo una ripida traccia che in ca. 20 min. porta alla cima del Col Quaternà 2503 m, grandiosa visione a 360°, la cima è stata raggiunta anche da papa Karol Wojtyla il 13 luglio 1987. Ridiscesi alla sella si prende a sin. il segn. 148 che taglia diagonalmente il versante N-E del Col Quaternà e su detriti e ghiaie, porta in breve al Passo Silvella 2329 m. Dal passo si scende a sin. verso N segn. 146 * fino a raggiungere la carrareccia della Vallorera che porta alla Malga Alpe di Nemes 1877 m. da qui seguendo il sentiero segn. 156 riporta alla Malga di Coltrondo (ore 1,00-1,15). * possibile variante in ambiente selvaggio seguendo a sin. il segn. 159 che attraversa il versante N del Col Quaternà, bellissimi i rododendri (giugno-primi di luglio), misterioso il forte che si trova sul percorso in corrispondenza della vecchia linea di confine Italo-Austriaca. L'itinerario diparte anche dal Passo Monte Croce Comelico 1610 m.
Col Quaternà, 32040 Comelico Superiore BL, 이탈리아
L'itinerario attraversa un ambiente unico dal punto di vista geologico, eccezionale per i paesaggi osservati, ed interessante per i resti delle postazioni italiane della prima guerra mondiale. Si raggiunge in auto la malga di Coltrondo 1879 m, da qui a piedi verso malga Rinfreddo ore 0,15 e proseguendo per ampia carrareccia segn. 149 ci si innalza in quota fino alla "Ponta" 2053 m. Dall'ampio spiazzo, lasciata la carraia si prosegue vs. sin. segn. 173 lungo la vecchia strada militare che, con vari tornanti conduce fin poco sotto il lungo crinale della Costa della Spina. Qui si incontra il sentiero segn. 148, lo si segue verso sin. giungendo in breve alla base del cono sommitale del Col Quaternà (sella del Quaternà 2379 m, fin qui ore 1,30); durante la salita si può osservare il bellissimo panorama alle spalle sul grandioso Gruppo del Popèra e dal crinale una vista magnifica su tutti i monti della Val Comelico. Dalla sella si lascia il sentiero segnato per salire sulla sin. lungo una ripida traccia che in ca. 20 min. porta alla cima del Col Quaternà 2503 m, grandiosa visione a 360°, la cima è stata raggiunta anche da papa Karol Wojtyla il 13 luglio 1987. Ridiscesi alla sella si prende a sin. il segn. 148 che taglia diagonalmente il versante N-E del Col Quaternà e su detriti e ghiaie, porta in breve al Passo Silvella 2329 m. Dal passo si scende a sin. verso N segn. 146 * fino a raggiungere la carrareccia della Vallorera che porta alla Malga Alpe di Nemes 1877 m. da qui seguendo il sentiero segn. 156 riporta alla Malga di Coltrondo (ore 1,00-1,15). * possibile variante in ambiente selvaggio seguendo a sin. il segn. 159 che attraversa il versante N del Col Quaternà, bellissimi i rododendri (giugno-primi di luglio), misterioso il forte che si trova sul percorso in corrispondenza della vecchia linea di confine Italo-Austriaca. L'itinerario diparte anche dal Passo Monte Croce Comelico 1610 m.

Comprensorio sciistico delle Dolomiti di Sesto

La funivia Sesto Monte Elmo dista circa 35 minuti di macchina dal nostro appartamento, è il punto di partenza ideale per le vostre sciate, ai piedi della funivia c'è un ampio parcheggio ed un fornitissimo noleggio sci. Il comprensorio sciistico vi metterà a disposizione 75 km di piste tutte collegate fra loro e numerosi rifugi dove potrete gustare i piatti tipici del luogo. Per informazioni contattateci, vi forniremo il catalogo dei prezzi e la mappa delle piste.
Funivia Sesto Monte Elmo
45 Via Dolomiti
La funivia Sesto Monte Elmo dista circa 35 minuti di macchina dal nostro appartamento, è il punto di partenza ideale per le vostre sciate, ai piedi della funivia c'è un ampio parcheggio ed un fornitissimo noleggio sci. Il comprensorio sciistico vi metterà a disposizione 75 km di piste tutte collegate fra loro e numerosi rifugi dove potrete gustare i piatti tipici del luogo. Per informazioni contattateci, vi forniremo il catalogo dei prezzi e la mappa delle piste.

Wellness

L' Area Wellness del Caravan Park è perfetta per rilassarsi e recuperare le forze dopo una giornata sugli sci o un' escursione sulle nostre splendide montagne. L'area interna si compone di: piscina ( anche esterna e per bambini), vasca idromassaggio, stanza del silenzio, lettini in roccia riscaldata, un caminetto in pietra lavica e pavimentazione in selce, il tutto circondato da vetrate che vi assicureranno una visuale spettacolare del paesaggio montano. Acquistando il pass Wellness si può accedere a molteplici saune con diverse temperature, molto gradevoli sono anche le stanzette in legno con diffusori di aromi di montagna.Per altri trattamenti consultate il sito internet https://www.caravanparksexten.it/it/spa-wellness/spa/trattamenti.html
카라반 파크 섹스텐
54 Via S. Giuseppe
L' Area Wellness del Caravan Park è perfetta per rilassarsi e recuperare le forze dopo una giornata sugli sci o un' escursione sulle nostre splendide montagne. L'area interna si compone di: piscina ( anche esterna e per bambini), vasca idromassaggio, stanza del silenzio, lettini in roccia riscaldata, un caminetto in pietra lavica e pavimentazione in selce, il tutto circondato da vetrate che vi assicureranno una visuale spettacolare del paesaggio montano. Acquistando il pass Wellness si può accedere a molteplici saune con diverse temperature, molto gradevoli sono anche le stanzette in legno con diffusori di aromi di montagna.Per altri trattamenti consultate il sito internet https://www.caravanparksexten.it/it/spa-wellness/spa/trattamenti.html

Mercatini di Natale

Nella zona pedonale di fronte alla Chiesa di San Michele hanno luogo i tradizionali mercatini di Natale. L'atmosfera festiva e natalizia rende incantevole la piazza, piena di bancarelle in legno tipiche del luogo. Tra i vari stand spiccano i prodotti gastronomici altoatesini e le decorazioni natalizie fatte a mano. Casa Sabry si trova a 40 minuti da San Candido, potrete arrivarci percorrendo il passo Montecroce che vi regalerà una vista spettacolare sulle Dolomiti di Sesto. Vi ricordiamo che è opportuno attrezzarsi di catene e/o pneumatici invernali. Orario: 13.12 -15.12 dalle 10.30 alle 19.00 19.12 - 06.01 dalle 10.30 alle 19.00 24.12 dalle 10.30 alle 15 25.12 chiuso
17 명의 현지인이 추천하는 곳
San Candido
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Nella zona pedonale di fronte alla Chiesa di San Michele hanno luogo i tradizionali mercatini di Natale. L'atmosfera festiva e natalizia rende incantevole la piazza, piena di bancarelle in legno tipiche del luogo. Tra i vari stand spiccano i prodotti gastronomici altoatesini e le decorazioni natalizie fatte a mano. Casa Sabry si trova a 40 minuti da San Candido, potrete arrivarci percorrendo il passo Montecroce che vi regalerà una vista spettacolare sulle Dolomiti di Sesto. Vi ricordiamo che è opportuno attrezzarsi di catene e/o pneumatici invernali. Orario: 13.12 -15.12 dalle 10.30 alle 19.00 19.12 - 06.01 dalle 10.30 alle 19.00 24.12 dalle 10.30 alle 15 25.12 chiuso

Sfilata dei Krampus

Nel periodo invernale, fra l'8/12 e natale si terrà la tradizionale sfilata dei Krampus a Sesto. Si racconta che in un periodo di carestia alcuni giovani delle montagne si travestissero da diavoli per terrorizzare gli abitanti dei paesi vicini e rubare le scorte di cibo. A lungo andare nel gruppo si insinuò un diavolo vero e gli abitanti dei villaggi, si rivolsero a San Nicola il quale smascherò il diavolo osservandone le impronte caprine. Da questo episodio sarebbe nata la tradizionale sfilata dei Krampus. Questi diavoli dalle fattezze mezzo uomo e mezza bestia si presentano coperti da una spessa e sporca pelliccia, rumorosi campanacci, lunghi forconi e un frustino pronto per essere usato su qualche povero malcapitato. Il viso è nascosto da una maschera di legno da cui spuntano le corna e hanno il compito di punire coloro che sono stati cattivi durante l'anno.
Sexten
Nel periodo invernale, fra l'8/12 e natale si terrà la tradizionale sfilata dei Krampus a Sesto. Si racconta che in un periodo di carestia alcuni giovani delle montagne si travestissero da diavoli per terrorizzare gli abitanti dei paesi vicini e rubare le scorte di cibo. A lungo andare nel gruppo si insinuò un diavolo vero e gli abitanti dei villaggi, si rivolsero a San Nicola il quale smascherò il diavolo osservandone le impronte caprine. Da questo episodio sarebbe nata la tradizionale sfilata dei Krampus. Questi diavoli dalle fattezze mezzo uomo e mezza bestia si presentano coperti da una spessa e sporca pelliccia, rumorosi campanacci, lunghi forconi e un frustino pronto per essere usato su qualche povero malcapitato. Il viso è nascosto da una maschera di legno da cui spuntano le corna e hanno il compito di punire coloro che sono stati cattivi durante l'anno.

La leggenda delle Dolomiti

Forse non tutti sanno che le Dolomiti vengono chiamate anche Monti Pallidi a seguito di un prodigioso incantesimo avvenuto ai tempi dell’antico Regno delle Dolomiti, quando la roccia delle montagne aveva lo stesso colore delle Alpi. Tale regno era ricoperto di prati fioriti, boschi lussureggianti e laghi incantati. Ovunque si poteva respirare aria di felicità e armonia meno che nel castello reale. Bisogna infatti sapere che il figlio del re aveva sposato la principessa della luna, ma un triste destino condannava i due giovani amanti a vivere eternamente separati. L’uno non poteva sopportare l’intensa luce della luna che l’avrebbe reso cieco, l’altra sfuggiva la vista delle cupe montagne e degli ombrosi boschi che le causavano una malinconia talmente profonda da farla ammalare gravemente. Ormai ogni gioia sembrava svanita e solamente le oscure foreste facevano da solitario rifugio al povero principe. Ma si sa, però, che proprio le ombrose selve sono luoghi popolati da curiosi personaggi, ricchi di poteri sorprendenti e capaci di rovesciare inaspettatamente il corso degli eventi. Ed è così che un giorno, nel suo disperato vagare, il principe si imbattè nel re dei Salvani, un piccolo e simpatico gnomo in cerca di una terra per il suo popolo. Dopo aver ascoltato la triste storia del giovane sposo, il re dei Salvani gli propose, in cambio del permesso di abitare con la propria gente questi boschi, di rendere lucenti le montagne del suo regno. Siglato il patto, gli gnomi tessero per un’intera notte la luce della luna e ne ricoprirono tutte le rocce. La principessa potè così tornare sulla terra per vivere felicemente assieme al suo sposo e le Dolomiti presero il nome di Monti Pallidi.
20 명의 현지인이 추천하는 곳
Cinque Torri
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Forse non tutti sanno che le Dolomiti vengono chiamate anche Monti Pallidi a seguito di un prodigioso incantesimo avvenuto ai tempi dell’antico Regno delle Dolomiti, quando la roccia delle montagne aveva lo stesso colore delle Alpi. Tale regno era ricoperto di prati fioriti, boschi lussureggianti e laghi incantati. Ovunque si poteva respirare aria di felicità e armonia meno che nel castello reale. Bisogna infatti sapere che il figlio del re aveva sposato la principessa della luna, ma un triste destino condannava i due giovani amanti a vivere eternamente separati. L’uno non poteva sopportare l’intensa luce della luna che l’avrebbe reso cieco, l’altra sfuggiva la vista delle cupe montagne e degli ombrosi boschi che le causavano una malinconia talmente profonda da farla ammalare gravemente. Ormai ogni gioia sembrava svanita e solamente le oscure foreste facevano da solitario rifugio al povero principe. Ma si sa, però, che proprio le ombrose selve sono luoghi popolati da curiosi personaggi, ricchi di poteri sorprendenti e capaci di rovesciare inaspettatamente il corso degli eventi. Ed è così che un giorno, nel suo disperato vagare, il principe si imbattè nel re dei Salvani, un piccolo e simpatico gnomo in cerca di una terra per il suo popolo. Dopo aver ascoltato la triste storia del giovane sposo, il re dei Salvani gli propose, in cambio del permesso di abitare con la propria gente questi boschi, di rendere lucenti le montagne del suo regno. Siglato il patto, gli gnomi tessero per un’intera notte la luce della luna e ne ricoprirono tutte le rocce. La principessa potè così tornare sulla terra per vivere felicemente assieme al suo sposo e le Dolomiti presero il nome di Monti Pallidi.